Con la recente approvazione di una legge chiamata Online News Act, il governo del Canada compie un passo importante nei confronti del rapporto fra le aziende giornalistiche e Big Tech come Meta e Google. Come da previsioni, l’azienda di Mark Zuckerberg ha già fatto sapere che rimuoverà i contenuti delle testate giornalistiche su Facebook e Instagram, non appena quest’ultima entrerà in vigore, fra circa sei mesi secondo Associated Press. Il motivo di una decisione simile risiede nel fatto che la nuova legge in questione costringe Meta, Google e simili a pagare le testate per poter pubblicare i loro contenuti, una questione complessa al centro di vari dibattiti da tempo.

L’azienda di Zuckerberg, in un comunicato stampa pubblicato ieri, ha annunciato difatti che non intende adeguarsi all’Online News Act e, di conseguenza, che la disponibilità delle notizie su Facebook e Instagram verrà interrotta per tutti gli utenti in Canada con la relativa entrata in vigore, rimozione fra l’altro già in fase di test.

Meta aveva già avvertito lo scorso marzo che non si sarebbe adeguata alla legge, risposta che sembrerebbe in linea anche con la posizione di Google, che già lo scorso febbraio provò a bloccare le notizie per alcuni utenti canadesi, definendo nelle scorse ore la legge “impraticabile”, pur sottolineando di essere al lavoro con il governo canadese su un percorso da seguire. Un portavoce dell’azienda di Mountain View ha detto a The Verge “stiamo facendo tutto il possibile per evitare un esito che nessuno desidera”.

Perché l’obiettivo dell’Online News Act canadese è un po’ questo, cercare di rendere più equo il mercato digitale consentendo alle aziende giornalistiche di ricavare dei compensi dalla diffusione dei propri contenuti, un fattore sempre più determinante per il sostentamento delle stesse. Per avere un’idea dell’impatto previsto con l’approvazione e l’adeguamento da parte dei colossi di Internet a una legge simile, è utile citare una stima di un’agenzia governativa canadese secondo la quale le aziende giornalistiche potrebbero guadagnare fino a 329 milioni di dollari canadesi all’anno, circa 290 milioni di euro.

Se Google e le altre Big Tech decideranno di negoziare accordi commerciali per continuare a pubblicare i contenuti giornalistici potrebbe essere un primo passo importante che paesi e unioni, come la nostra, potrebbero sfruttare come precedente. In caso contrario potrebbe finire con un nulla di fatto come due anni fa, quando in Australia Meta rimosse le notizie da Facebook per tornare a riproporle poco dopo, quando il governo modificò la legge.

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