Il dibattito sull’utilizzo degli strumenti che la tecnologia offre da parte dei giovanissimi è sempre acceso e anche Meta con i suoi vari social network e servizi di messaggistica sta particolarmente attenta a questo specifico aspetto.

Ebbene, nelle scorse ore il colosso dei social network ha annunciato un’importante modifica relativa a Meta Quest 2 e Quest 3, i visori VR dell’azienda statunitense, con l’obiettivo di offrire alle famiglie ancora più modi per usare questi dispositivi e divertirsi con essi.

Cosa cambia per Meta Quest 2 e Quest 3

Entro la fine del 2023 i genitori avranno la possibilità di creare account Meta da loro gestiti per Meta Quest 2 e Quest 3 per i figli di età compresa tra 10 e 12 anni (il limite attuale per usare questi dispositivi è 13 anni).

Il team del colosso statunitense ci tiene a precisare che grazie ai nuovi account Meta gestiti dai genitori dovrebbe essere semplificata la creazione e la gestione degli account di una famiglia su un unico dispositivo.

Per i ragazzini sarà necessaria l’approvazione dei loro genitori per creare un account e ciò darà ai genitori il controllo sulle app che vengono scaricate dallo store ufficiale.

Nel momento in cui i genitori comunicano l’età dei loro figli, Meta sfrutterà queste informazioni per fornire esperienze adeguate, consigliando soltanto app adatte all’età.

Ed ancora, i genitori avranno la possibilità di stabilire per quanto tempo i loro figli potranno utilizzare il visore ogni giorno e programmare le pause, i profili Meta Horizon gestiti dai genitori verranno automaticamente impostati su privati (gli altri utenti non saranno in grado di seguire i ragazzini senza l’approvazione loro o dei genitori) e Meta non pubblicherà annunci per gli utenti di questa fascia di età.

Il team di Meta ci tiene a sottolineare che c’è un’ampia gamma di app coinvolgenti ed educative sulla piattaforma dedicata a Meta Quest (la maggior parte delle quali è classificata per bambini a partire dai 10 anni) e questi dispositivi potrebbero rivelarsi molto comodi e utili anche per l’istruzione degli utenti più piccoli. Perché, pertanto, non sfruttarli?