Elon Musk ha minacciato di intraprendere azioni legali contro Microsoft, sostenendo che la società avrebbe utilizzato illegalmente dati di Twitter per addestrare le sue soluzioni di intelligenza artificiale. Al momento non ci sono prove che confermino questa affermazione, ma è probabile che si tratti di una ripicca nei confronti della piattaforma di Microsoft Advertising che ha deciso di non supportare più il social azzurro.

Nelle scorse ore Microsoft ha confermato infatti che la sua piattaforma pubblicitaria non supporterà più Twitter dal prossimo 25 aprile e, di tutta risposta alla notizia, Elon Musk ha commentato con un tweet affermando che l’azienda ha utilizzato dati di Twitter per addestrare la sua intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT di OpenAI che al momento troviamo integrato in molteplici servizi come Bing o Edge.

Non è ancora chiaro se Elon Musk passerà per vie legali

Non è ancora chiaro se Elon Musk passerà per vie legali, dato che in passato ha spesso usato la sua piattaforma per rigirare situazioni sfavorevoli in suo favore. Ad un giornalista in cerca di informazioni, Twitter ha risposto con una emoji sarcastica mentre Microsoft si è limitata a non commentare le affermazioni di Musk.

La decisione dell’azienda di Redmond di non supportare più Twitter tramite la sua piattaforma pubblicitaria è probabilmente dovuta alla decisione di rendere disponibili le API di Twitter dietro un pagamento, che per le grandi aziende ammonterebbe a circa 42000 dollari al mese. Il costo non è sicuramente un problema per Microsoft, ma sembra che l’azienda non voglia spendere questa cifra o che stia cercando uno sconto.

Non è inoltre un mistero che anche Twitter stia per entrare nel campo dell’intelligenza artificiale, con Musk che sta già provvedendo a costruire la sua piattaforma apposita secondo alcune indiscrezioni. Resta da vedere però come si evolverà la situazione tra le due aziende e se si tratterà di un semplice botta e risposta o se la questione andrà più a fondo.