Fin dalla loro introduzione nel 2016, le AirPods sono entrate nel prestigioso novero di prodotti Apple in grado di avere uno strabiliante impatto culturale portandole, come sovente accade per i dispositivi della mela, a stabilire nuovi standard per la propria categoria.

Nel corso degli anni, Apple ne ha arricchito e affinato l’esperienza utente nonché introdotto, nella seconda metà del 2019, la variante Pro la quale, oltre a poter contare su numerose funzioni avanzate, per la prima volta apportava dei cambiamenti all’iconica forma del case di ricarica.

Sono passati quasi 4 anni da quel momento e, di fatto, le AirPods, di entrambe le varianti, hanno goduto di un sostanziale immobilismo a livello estetico dovuto alla incredibile popolarità del prodotto che ha comprensibilmente portato Apple ad adottare la formula “squadra che vince non si cambia”.

Apple pensa alla custodia con display esterno interattivo, c’è il brevetto

Ebbene, tale paradigma potrebbe finalmente cambiare: il portale specializzato Patently Apple avrebbe scovato un brevetto depositato dal colosso di Cupertino nel settembre del 2022 riguardante un nuovo tipo di custodia di ricarica con display touch nella parte anteriore.

Lo schermo esterno sarebbe in grado di offrire totale controllo sui contenuti multimediali nonché la possibilità d’interazione con applicazioni basilari quali mappe, meteo e la gestione delle notifiche.

AirPods

Si andrebbe, dunque, a configurare un nuovo ambiente digitale in cui Siri giocherebbe un ruolo fondamentale consentendo lo spostamento da un’app all’altra nonché il controllo della riproduzione musicale. Una delle immagini presenti nel brevetto rivela anche la possibilità di trasferire una canzone dalle AirPods stesse a un HomePod attraverso l’utilizzo della tecnologia Handoff, come avviene attualmente tra un iPhone e lo speaker.

In sostanza, una rivoluzione del genere consentirebbe alle AirPods di diventare un prodotto a sé stante, indipendente, in grado di funzionare senza gli input di un altro dispositivo.

È bene sottolineare che il deposito di brevetto da parte di un’azienda, a maggior ragione da un colosso come Apple, non significa necessariamente che la suddetta sia attivamente al lavoro su di esso (i grandi produttori depositano brevetti in continuazione) ma che sicuramente ne stia valutando l’idea internamente.

L’indipendenza delle AirPods potrebbe far rinascere l’iPod

Fatte le dovute premesse volte a frenare gli entusiasmi, anche il mero deposito di un brevetto è sufficiente a far viaggiare l’immaginazione per formulare alcune ipotesi riguardo il suo impatto e le possibili sfide da un punto di vista sia hardware ma soprattutto software.

Un modello di AirPods indipendente potrebbe riportare in auge il concetto di iPod, la cui produzione è cessata lo scorso anno dopo più di 20 anni di onorata carriera, ovvero di dispositivo autonomo dedicato alla riproduzione di contenuti multimediali e l’interazione con le funzioni basilari di un sistema operativo.

Un form factor paragonabile a queste AirPods sembra essere quello dell’iPod Nano di sesta generazione, un dispositivo dalle dimensioni ancora più contenute rispetto alle cuffie wireless di Apple ma in grado di offrire un’esperienza simile a quella immaginata dal colosso, seppur primitiva.

ipod nano 6

iPod Nano di sesta generazione.

Terminato l’excursus nostalgico, la sfida più interessante si giocherà in ambito software: sempre nel leak si ipotizza che il sistema operativo a bordo potrebbe essere una versione modificata di watchOS; detto ciò, l’introduzione dell’ennesimo prodotto con un OS a bordo porterebbe a sei il computo di sistemi operativi Apple dedicati ad altrettante categorie di prodotti.

Come anticipato, oltre al brevetto, non sono emersi ulteriori dettagli riguardo il possibile sviluppo di un prodotto del genere sebbene il suo lancio avrebbe il potenziale per riscrivere gli standard dell’intera categoria, di nuovo.

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