Brutte notizie per i clienti con attive le offerte TIM Smart Premium e TIM Connect Premium. Oggi l’operatore ha annunciato altri rincari piuttosto significativi che entreranno in vigore a partire dal 1° aprile di quest’anno e dallo stesso giorno dell’anno seguente.

Da una parte c’è una variazione dei costi dell’abbonamento mensile pressoché immediata, di 2 euro al mese in più; dall’altra i rincari legati alla cosiddetta “clausola ISTAT”, un aumento variabile legato all’andamento dell’inflazione, di cui qui trovate maggiori dettagli.

Cosa sapere sui nuovi aumenti di TIM

Dunque, ad alcune settimane dall’annuncio delle rimodulazioni per varie offerte legate al cosiddetto “adeguamento annuale dei prezzi”, la clausola ISTAT di cui sopra, TIM allarga il numero delle offerte di linea fissa coinvolte aggiungendo oggi TIM Smart Premium e TIM Connect Premium. Purtroppo per i clienti, oltre a questo, c’è anche una variazione delle condizioni economiche che va ad alzare i prezzi già dal primo aprile 2023.

2 euro in più al mese dal 1° aprile 2023

L’operatore, come fatto già in passato, motiva i rincari dichiarando essere dovuti al “mutamento del contesto di mercato” e alle esigenze di adeguamento alle nuove tecnologie. All’utente tutto questo costa 2 euro al mese in più, rincaro che verrà evidenziato sia nella sezione “Dettaglio dei Costi” della fattura TIM che nell’area riservata di MyTIM o chiedendo informazioni al servizio clienti reperibile chiamando il 187.

Essendo una variazione contrattuale, i clienti di TIM Smart Premium e TIM Connect Premium possono esercitare il diritto di recesso, cioè annullare il proprio contratto o cambiare operatore. È possibile farlo entro il 30 aprile 2023 in questo modo:

  • chiamando il Servizio Clienti 187,
  • facendone richiesta dall’Area Clienti MyTIM (previa registrazione),
  • scrivendo all’indirizzo TIM – Servizio Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma)
  • tramite PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it
  • recandosi in un negozio TIM.

Ricordiamo che per effettuare il recesso bisogna specificare nella comunicazione “Modifica delle condizioni contrattuali” e, nel caso in cui si scelga di farlo tramite posta o PEC è necessario allegare una fotocopia di un documento di identità del titolare del contratto. Se avete dubbi qui trovate tutte le informazioni utili in merito.

La clausola ISTAT porta a future variazioni annuali

L’altra modifica che andrà a pesare sui costi mensili delle offerte TIM Smart Premium e TIM Connect Premium riguarda l’adeguamento annuale citato, legato all’indice di inflazione rilevato dall’ISTAT (cosiddetto IPCA) maggiorato di un coefficiente pari al 3,5%.

Ogni anno il canone mensile delle citate aumenterà in base a questi due fattori: la somma dell’IPCA col coefficiente detto, che tuttavia non potrà essere superiore al valore del 10%. E nel caso in cui l’indice di inflazione rilevato dall’ISTAT fosse negativo? Non ci sarà alcun aumento, ma nemmeno degli sconti in fattura.

La prima variazione del canone, che ricordiamo essere annuale, sarà effettuata dal 1° aprile 2024, in base al valore dell’IPCA rilevato per l’anno solare 2023 e al coefficiente citato. TIM spiega che l’aumento in questione verrà dettagliato (specificando le cifre relative) e comunicato ai clienti interessati con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla data di applicazione effettiva, attraverso un avviso sul sito web. Come al solito non mancheranno le comunicazioni relative sulla fattura, e sui canali digitali forniti dal cliente (SMS, e-mail e app MyTIM).

Entro il 30 aprile 2023 è possibile effettuare il recesso dal contratto o passare a un altro operatore senza dover pagare penali o costi di disattivazione seguendo le stesse modalità indicate sopra. Il problema è che passato tale termine i clienti non avranno più tale facoltà, perché gli adeguamenti annuali dei prezzi che entreranno in vigore dal prossimo anno (a partire dal 1° aprile come dicevamo), non saranno più considerati come modifiche contrattuali o rimodulazioni, uniche eccezioni che permettono al cliente di esercitare il diritto di recesso così come spiegato.

Si tratta di una pratica (abbracciata anche da WINDTRE) che non è passata inosservata, come dimostra la levata di scudi delle associazioni dei consumatori, che già nelle scorse settimane si sono mosse chiedendo un intervento del governo per eliminare tali adeguamenti, considerati dannosi e ingiusti per i consumatori.

Per ora, se siete clienti con attive le offerte TIM Smart Premium e TIM Connect Premium e non intendete accettare tali variazioni, l’unica cosa che potete fare è esercitare il diritto di recesso o cambiare operatore. Ma in caso di sviluppi al riguardo, vi terremo aggiornati.

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