Chi di voi ricorda Tuttocittà? Tempo fa, prima dell’avvento degli smartphone o più in generale dei servizi satellitari per i consumatori, rappresentava l’unico modo per orientarsi in un luogo poco conosciuto grazie alle mappe cartacee (oltre a chiedere informazioni al passante di turno), con l’avvento poi dei sopracitati dispositivi e tecnologie gli utenti hanno avuto a disposizione strumenti sempre più tecnologici e affidabili per orientarsi, tanto da rendere quasi impossibile perdersi completamente. In questo ambito, l’egemonia di Google è sotto gli occhi di tutti, Google Maps infatti rappresenta senza dubbio uno dei servizi più utilizzati e apprezzati dagli utenti di tutto il mondo ma, per il colosso di Mountain View, forse la pacchia sta per finire.
Linux Foundation, Amazon, Meta, Microsoft e TomTom uniscono le forze contro il monopolio di Google nel settore delle mappe
Il settore delle mappe è principalmente in mano a Google, nonostante la presenza di diversi servizi concorrenti, nessuno è ancora riuscito a spodestare Big G dal trono; una serie di aziende tecnologiche però, tra i big del settore, ha deciso di intraprendere un nuovo progetto volto a contrastare il predominio di cui sopra.
La Linux Foundation ha deciso di collaborare con diverse aziende del settore tech tra cui Amazon, Meta, Microsoft e TomTom per sviluppare dati cartografici interoperabili e aperti, dando vita alla Overture Maps Foundation: lo scopo ultimo del programma è quello di realizzare e potenziare nuovi prodotti cartografici utilizzando set di dati disponibili apertamente, che possono essere utilizzati e riutilizzati da applicazioni e aziende, vedendo ogni membro contribuire con i dati i propri dati e le proprie risorse.
Il direttore esecutivo della Linux Foundation, Jim Zemlin, ha dichiarato:
Mappare l’ambiente fisico e ogni comunità nel mondo, anche mentre crescono e cambiano, è una sfida estremamente complessa che nessuna organizzazione può gestire. L’industria deve unirsi per fare questo a beneficio di tutti.
Nella società moderna, sappiamo bene come i dati in generale siano una risorsa preziosissima e non fanno eccezione ovviamente i dati riguardanti le mappe, ormai fondamentali in diversi ambiti dai dispositivi IoT, alle auto a guida autonoma, alla logistica ecc. Il fatto che dati così rilevanti siano in possesso di un’unica grande azienda (o al massimo due), altro non fa se non pregiudicare l’utilizzo di tali dati da parte di chiunque altro ne sia interessato, per qualsiasi tipo di utilizzo; per esempio questa tipologia di dati ha grande rilevanza anche nel crescente ambito del metaverso, come sottolineato da Jan Erik Solem, direttore tecnico di Maps presso Meta:
Le esperienze immersive, che comprendono e si fondono con il tuo ambiente fisico, sono fondamentali per l’Internet incarnato del futuro. Fornendo dati cartografici aperti interoperabili, Overture fornisce le basi per un metaverso aperto creato da creatori, sviluppatori e aziende allo stesso modo.
Ovviamente ognuna delle aziende partecipanti alla Overture Maps Foundation ha i propri interessi in gioco, alcuni più di altri se guardiamo per esempio a TomTom; l’azienda è stata leader del settore delle mappe per diverso tempo, salvo poi subire un declino notevole (vedendo crollare letteralmente a picco le proprie azioni) con l’avvento degli smartphone e di Google Maps, senza riuscire a risollevarsi degnamente neanche stringendo partnership con altre aziende. Lo stesso Harold Goddijn, CEO di TomTom, ha così commentato:
“La creazione di mappe collaborative è fondamentale per la strategia di TomTom: la Overture Maps Foundation fornisce la struttura per accelerare i nostri obiettivi. La piattaforma Maps di TomTom sfrutterà la combinazione della mappa di base Overture, un’ampia gamma di altri dati e i dati proprietari di TomTom in un prodotto continuamente integrato e di qualità controllata che serve un’ampia gamma di casi d’uso, comprese le applicazioni più esigenti come navigazione, ricerca e guida automatizzata.
Attualmente, come già visto, nella Overture Maps Foundation figurano solo quattro aziende, ma ci sono piani per includere in futuro qualsiasi altra realtà interessata al settore delle mappe; i primi set di dati dovrebbero essere rilasciati nella prima metà del 2023 e includeranno i livelli base come strade, edifici e informazioni amministrative, in seguito verranno aggiunti più luoghi, percorsi, navigazione nonché dati di costruzione 3D.
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