Tinder si trova in una fase di intensi mutamenti. Il primo di essi riguarda il vertice dell’azienda, ove Renate Nyborg, a meno di un anno dal suo insediamento, lascia il ruolo di CEO. Non è però ancora stato rivelato il nome del suo sostituto, il quale sarà chiamato a gestire una serie di modifiche nella politica aziendale. Sarà l’amministratore delegato del gruppo, Bernard Kim a supervisionare la ricerca del nuovo CEO. Nel frattempo, Mark van Ryswyk, esperto in ambito gaming, ricoprirà il ruolo di Chief Product Officer, mentre Melissa Hobey andrà a capeggiare il marketing.

Tra le altre novità che già sono state svelate ci sono anche quelle relative all’impiego delle criptovalute e ai progetti legati al Metaverso. Per entrambi è infatti previsto lo stop, il quale è stato annunciato da Kim in una lettera rivolta agli azionisti. Nella comunicazione è stato ufficializzato tutto il disappunto per le prestazioni non proprio esaltanti collezionate nel corso dell’anno dall’app per il dating.

Non essere riuscita a conservare adeguati livelli in termini di monetizzazione, in particolare, è quindi costato il posto alla Nyborg, che però potrebbe ben presto essere seguita da altri dirigenti di primo piano dell’azienda. La riorganizzazione dei vertici dirigenziali è infatti considerata la base per poter invertire una tendenza considerata pericolosa in un momento in cui l’economia mostra segnali di rallentamento sempre più evidenti.

Tinder Coins e Metaverso, addio all’esperimento

Il primo progetto colpito dal nuovo corso, che assomiglia al vecchio, puntando a stoppare tutto ciò che non è considerato in grado di rendere, è Tinder Coins, la valuta virtuale che era stata messa in campo nel mese di febbraio in alcuni mercati pensando potesse regalare soddisfazioni che invece sono mancate del tutto. I token in questione avrebbero dovuto ricompensare gli utenti attivi sul servizio, spingendoli in particolare a mantenere aggiornati i loro profili, ma il loro destino sembra già segnato.

Anche i progetti collegati alla realtà virtuale e aumentata hanno subito lo stesso trattamento. Se con l’acquisizione di Hyperconnect, avvenuta nel febbraio del 2021, si erano poste le premesse per la creazione di Tinderverse, uno spazio virtuale dedicato agli incontri, Kim ha deciso di fermare il tutto adducendo come motivazione la mancanza di sicurezze del Metaverso. Una decisione la quale non sembra tenere in alcun conto le potenzialità collegate a questo ambito evidenziate dagli analisti, ma che al tempo stesso non sembra definitiva.

Il Tinderverse era stato immaginato alla stregua di un clone di “Single Town”, un universo virtuale popolato di avatar all’interno del quale gli utenti avrebbero potuto fare le prove generali prima di un incontro nel mondo reale. Per farlo si potevano aggiungere alla chat e all’invio di foto, gli strumenti attualmente utilizzati sull’app, le interazioni virtuali in 3d. Resta da capire se l’appuntamento è solo rimandato o annullato del tutto.

Tinder, il cambio di linea arriva dopo una trimestrale deludente

Le decisioni in questione sono da ricondurre ad una trimestrale che si è rivelata largamente al di sotto delle previsioni. I risultati non sono stati graditi da Match Group, la controllante della popolare app dedicata agli appuntamenti, che ha quindi pensato di cambiare tutto, nella speranza di ritrovare il vecchio feeling con la propria utenza.

Nonostante una crescita in termini di ricavi gli utili sono stati inferiori alle aspettative degli analisti per il trimestre e il titolo ha di conseguenza perso terreno. Alle rinunce nei confronti di Tinder Coins e Tinderverse, è stato deciso di affiancare anche lo sviluppo di una serie di soluzioni tese a rendere Tinder più attraente per le donne. Ad esse si affiancheranno poi il lancio di un pacchetto premium, Tinder Gold, il quale fornirà consigli accurati agli utenti, e le novità concepite nel preciso intento di aumentare il coinvolgimento degli amici nelle presentazioni. Oltre a nuove funzionalità, a partire dal video in live streaming, teso a favorire l’adozione dell’app da parte degli utenti.

La reazione del management di Tinder si presenta quindi estremamente energica, sotto forma di una vera e propria Restaurazione, sotto il cui incedere sono stati sacrificati i progetti più avveniristici e innovativi. Potrebbe però rivelarsi una strategia errata, soprattutto alla luce del fatto che il ritorno alla normalità dopo la pandemia sta allontanando una parte degli utenti che avevano ripiegato sulle app per incontri (oltre a Tinder ne avevano beneficiato ad esempio Bumble e Meetic.

Proprio Tinder Coins e Tinderverse, una volta entrate a regime, avrebbero potuto attenuare questa tendenza, proponendo qualcosa di nuovo e di diverso da quanto offerto sinora. Aver individuato in queste soluzioni fresche e innovative dei rami secchi da tagliare si potrebbe quindi rivelare un errore, a gioco lungo.