In base alla legislazione recentemente svelata dall’UE, Apple sarebbe costretta a consentire agli utenti di installare app dall’esterno dell’App Store.

Il portavoce della Commissione europea Johannes Bahrke ritiene che il proprietario di uno smartphone dovrebbe avere la libertà di scegliere come utilizzarlo, inclusa la possibilità di optare per fonti alternative per le app da installare sul proprio dispositivo, ma il CEO di Apple Tim Cook afferma che il sideload è una pratica che minerebbe la sicurezza dell’iPhone.

Oltre a dover consentire gli store di terze parti sulla propria piattaforma, il colosso di Cupertino sarebbe anche costretto a consentire agli sviluppatori di utilizzare l’App Store senza utilizzare i sistemi di pagamento di Apple.

L’UE costringe Apple a consentire il sideload e gli store di terze parti

Questa clausole sono state incluse nella proposta iniziale per l’ampio Digital Markets Act, ma non è stata ancora votata in legge dal Parlamento europeo, tuttavia dovrebbe essere approvata senza particolari intoppi. Il DMA potrebbe entrare in vigore già nell’ottobre di quest’anno e gli Stati membri dell’UE potrebbero scegliere come interpretare esattamente l’atto dell’UE nel diritto nazionale. In passato Apple si è fortemente opposta al sideload su iPhone, sostenendo che comprometterebbe la sicurezza della sua piattaforma.

Sebbene su Mac sia consentito da tempo scaricare app all’esterno dello store ufficiale di Apple, la società ha affermato che questo approccio non è appropriato su iPhone poiché questi dispositivi contengono informazioni più sensibili.

L’UE ritiene che i problemi di sicurezza di Apple possano essere mitigati permettendo agli utenti di scegliere nelle impostazione del dispositivo da dove preferiscono installare le app, in modo simile a Google che offre già delle opzioni di questo tipo su Android.

Oltre alle preoccupazioni per le potenziali vulnerabilità di privacy e sicurezza, Apple manifesta disappunto anche sul fronte economico, visto che la società investe molto sulla proprietà intellettuale.

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