C’è sempre stata confusione attorno all‘HDMI 2.1, una versione 2.0 dotata di funzionalità aggiuntive come il VRR o l’eARC, una confusione che ora sta per ingigantirsi ancora di più. Se fino ad oggi si potevano vedere dispositivi dotati di connessione HDMI con specifiche 2.1, differenziandoli quindi da quelli con la versione 2.0, d’ora in poi tutti saranno accorpati in un’unica versione che è, appunto, la 2.1. Ma perché tutto questo?
Una sola versione e tanta confusione per tutti
Tutto nasce dal fatto che HDMI, al posto di chiedere una serie di specifiche ben definite per poter rilasciare la certificazione, come avvenuto fino alla versione 2.o, ha deciso di rendere facoltative alcune delle specifiche della 2.1. Questo ha permesso ai vari produttori di decidere in maniera del tutto autonoma quali implementare creando quindi confusione sul mercato, soprattutto quando sono arrivate le nuove console. Se questo non bastasse, dall’anno prossimo il consorzio che gestisce le certificazioni, ha deciso che la versione 2.0 non esiste più e che tutti i dispositivi che sono stati venduti fino a oggi come HDMI 2.0 possono essere venduti e pubblicizzati con la versione 2.1.
Per mantenere una certa coerenza, il consorzio ha trasformato le specifiche della versione precedente in un subset dell’attuale. Quindi avere una porta “2.0”, sarebbe un po’ come avere il VRR, il Quick Media Switching o il supporto ai 48 Gbps di banda. Insomma, basta avere le caratteristiche del 2.0 per essere 2.1. Se aggiungiamo poi che fino allo scorso anno era necessario almeno il supporto ad una delle nuove funzionalità per risultare compatibili con lo standard 2.1, dal prossimo anno non servirà più perché sarà tutto facoltativo, rendendo il tutto confusionale, difficile da capire e abbastanza ingannevole.
La questione è stata sollevata dopo che Xiaomi ha pubblicizzato la porta di un suo monitor LCD come HDMI 2.1 quando in realtà era 2.0, ma non essendo più possibile certificarla con questa versione, è stata obbligata ad usare la più recente. Il consorzio ha risposto che in realtà non esisterebbe alcuna confusione e che, se un produttore pubblicizza un prodotto come HDMI 2.1, è obbligato ad allegare anche l’elenco delle funzionalità supportate. Se ciò non dovesse avvenire, si tratterebbe semplicemente della vecchia versione, ma certificata con la più recente.
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