Un nuovo report appena pubblicato segnala che Amazon avrebbe riservato un trattamento di favore ai propri stessi prodotti, mostrandoli più in alto rispetto a concorrenti più venduti e con valutazioni migliori nei risultati di ricerca degli utenti.

Amazon favorirebbe i suoi prodotti

Il report in questione proviene da The Markup e l’accusa che contiene è decisamente grave: il colosso dello shopping online darebbe una grossa spinta ai prodotti dei propri brand e a quelli venduti in esclusiva da Amazon. In pratica, da una parte i nuovi rivenditori non avrebbero altra scelta che compiere enormi investimenti a scopo promozionale e fare tutto nel modo giusto per riuscire a ritagliarsi una buona visibilità. Dall’altra, i prodotti dell’universo-Amazon godrebbero di una corsia preferenziale.

Tanto per citare un esempio, un rivenditore di macinacaffè di Atlanta avrebbe impiegato ben cinque mesi per riuscire a balzare nella top three dei risultati di ricerca alla voce “coffee grinder”. Un prodotto concorrente marchiato Amazon Basics, invece, sarebbe finito in cima alla lista in tempo zero dalla sua messa in vendita.

The Markup dice di aver analizzato i risultati di ricerca di 3.492 product queries molto popolari in rete a gennaio 2021 e di aver trovato che nel 60% dei casi il primo risultato di ricerca era appannaggio di un prodotto sponsorizzato (come espressamente indicato), mentre nel restante 40% dei casi il primo posto era riservato per metà a prodotti riferibili ad Amazon e ai suoi brand e per l’altra metà a prodotti concorrenti. La chiave di lettura di questa ripartizione, però, è un’altra: mentre i prodotti di Amazon e quelli esclusivi rappresentavano il 6% del totale, quelli concorrenti costituivano il 77%.

In tanti altri casi, The Markup parla di prodotti Amazon posizionati meglio rispetto a concorrenti con valutazioni migliori da parte dei clienti e con un maggior numero di recensioni.

La risposta di Amazon

La risposta ufficiale di Amazon, tramite un portavoce, nega completamente le accuse:

«Non favoriamo i nostri prodotti nei risultati di ricerca. Questi posizionamenti sono chiaramente etichettati per distinguere determinati prodotti dai restanti risultati di ricerca. La tipologia e la quantità di prodotti mostrati a un cliente dipende da molti fattori, inclusa la query del cliente, i prodotti che il cliente acquista e se sta acquistando da desktop, browser mobile o app».

In precedenza Amazon aveva sottolineato che i risultati di ricerca non tengono conto del fatto che un prodotto sia di un brand di Amazon o meno.

Amazon non sarebbe certamente il primo colosso beccato a fare favoritismi, solo qualche mese fa Google si era vista comminare l’ennesima multa salatissima.

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