La scorsa settimana Google ha presentato Nest Audio, lo speaker intelligente successore di Google Home, presentato dalla compagnia californiana e arrivato sui mercati internazionali, Italia inclusa, nel corso del 2017.
Abbiamo provato per alcuni giorni Nest Audio, per scoprirne i miglioramenti dovuti alla rinnovata scheda tecnica, per apprezzarne le nuove linee e per capire cosa cambia rispetto al modello originale.
Design e materiali
A differenza di quanto accaduto con Nest Mini, che di fatto riprende le linee di Google Home Mini, con Nest Audio Google ha voluto dare un taglio netto rispetto al passato, cambiando completamente le linee. Invece di uno speaker dalla forma pressoché cilindrica, Google ha optato per un parallelepipedo con gli spigoli molto arrotondati, completamente rivestito in tessuto, per trasformarlo in un bellissimo complemento di arredo.
Da Nest Mini vengono ripresi i quattro LED che permettono di visualizzare rapidamente il volume e che si attivano ogni volta che l’assistente virtuale di Google interagisce con l’utente. Dal piccolo speaker vengono ripresi anche i controlli del volume, posizionati sotto al tessuto nella parte laterale, in corrispondenza dei LED. Al solito le prime volte bisogna andare a tastoni per capire dove sono posizionati per individuarli in quanto non c’è nessuna indicazione visiva, se non i LED stessi alla pressione.
Il design è decisamente pulito anche nella parte posteriore, che vede, oltre al logo “G” nella parte inferiore, il solo pulsante per la disattivazione del microfono e il connettore proprietario per l’alimentazione.
Il minimalismo si vede anche dal design del pulsante del microfono: nessuna scritta, semplicemente disattivando il microfono (spostando il selettore verso destra) viene visualizzata un’area rossa a fianco del pulsante, che rende immediata la comprensione della situazione.
Il fondo dello speaker è realizzato in plastica morbida, di colore bianco, con il classico logo “G”di Google. Due le colorazioni al momento disponibili per il mercato italiano, grigio chiaro e grigio antracite.
La scocca di Nest Audio è realizzata per il 70% utilizzando plastiche riciclate, a conferma dell’impegno da parte di Google per un futuro più green. Nonostante l’uso di molta plastica il peso è abbastanza importante, 1.2 Kg, mentre le dimensioni si attestano sui 175 x 124 x 78 millimetri.
Audio
Sotto alla scocca però ci sono altre novità legate questa volta al comparto audio, già molto buono nella versione originale. Niente radiatori passivi come nel modello precedente, stavolta abbiamo un mid-woofer da 75 millimetri per le frequenze medio basse e un tweeter da 19 millimetri per le frequenze più alte.
Gli speaker sono ovviamente rivolti verso la parte frontale e il suono perde leggermente di definizione e potenza se ascoltato dalla parte posteriore. Ricordiamo però che è possibile abbinare due Nest Audio per ottenere un suono pienamente stereo, con la possibilità di coprire al meglio la stanza in cui è posizionato.
Il nuovo woofer risulta decisamente potente se confrontato con il predecessore e il tweeter da 19 millimetri permette di riprodurre in maniera più fedele le frequenze più elevate. Ne guadagna la qualità del suono, che può essere paragonata a quella di Google Home Max, il grosso speaker che non è mai stato commercializzato in Italia. Google afferma che i bassi sono più potenti del 50% rispetto a Google Home, mentre il volume massimo cresce del 75%.
Buona anche la qualità dei tre microfono a lungo raggio, che riescono a recepire i comandi vocali and da qualche metro di distanza. Se però l’ambiente è rumoroso (televisore acceso, voci di sottofondo) è necessario avvicinarsi maggiormente per riuscire a farsi comprendere al meglio.
Funzionalità
È ovviamente necessaria una rete WiFi per poter collegare Nest Audio a Internet. Non ci sono infatti connettori per la rete cablata o connettori di alcun genere, se non il connettore di alimentazione. È presente ancora una volta il supporto al protocollo 802.11 b/g/n/ac che permette di collegarsi indifferentemente a reti a 2,4 o 5 GHz.
Sono presenti il Bluetooth 5.0 e l’integrazione Chromecast per trasmettere contenuti audio direttamente dallo smartphone.
Ovviamente all’interno dello speaker, gestito da un processore con CPU ARM Cortex-A53 quad core a 1,8 GHz, troviamo Google Assistant con le tantissime funzioni che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni.
La configurazione avviene attraverso l’app Google Home (disponibile sia su Android che iOS), che può essere scaricata gratuitamente dal Play Store, e che permette di configurare le varie funzioni collegate al proprio account Google.
Per il resto le funzionalità sono in linea di massima quelle già disponibili con tutti i modelli presentati in passato. Attraverso i comandi vocali, da attivare con la hotword “Hey Google”, è possibile ascoltare musica utilizzando i servizi di streaming più diffusi, notizie, podcast ma anche ricevere informazioni meteo, sul traffico.
E per quegli utenti che dispongono di dispositivi intelligenti è possibile utilizzare i comandi vocali per il loro controllo. Diventa così semplice accendere o spegnere le luci, la TV, il sistema di riscaldamento o il condizionatore, il tutto dopo aver utilizzato l’app Google Home per la configurazione.
L’assenza di un ingresso audio impedisce di utilizzare Nest Audio come speaker per stereo o altre sorgenti audio, mentre è possibile utilizzare speaker esterni per una maggiore potenza sonora, qualora quella degli speaker interni non dovesse rivelarsi sufficiente.
In conclusione
Google Nest Audio è disponibile in Italia a partire dal 5 ottobre 2020 al prezzo di 99,99 Euro, congruo per quello che offre e in relazione al precedente modello. Si tratta di un prodotto di qualità e nel design più discreto rispetto al Google Home, oltre ad una qualità sonora di livello ma in media con altri prodotti sulla stessa fascia di prezzo. Valore aggiuntivo indubbiamente le funzionalità smart supportate dall’assistente Google.
Disponibile all’acquisto sul Google Store Italia.
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