Il bonus bancomat è una misura introdotta a luglio 2021 con il decreto Lavoro per incentivare l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo del POS da parte degli esercenti. L’obiettivo finale è però un altro, e cioè favorire i pagamenti elettronici.

Al momento infatti l’Italia rimane uno dei Paesi dell’Unione Europea in cui la popolazione fa più largo uso del contante, ma le ultime novità introdotte dal legislatore, tra cui appunto il bonus bancomat, invitano all’ottimismo. Nel suo ultimo studio The European House Ambrosetti, noto gruppo professionale operante nel campo della consulenza operativa e strategica, indica che entro il 2025 in Italia il valore delle transazioni saranno pari a 425 miliardi di euro, con una crescita annua del 12,7%.

Salvo eventuali proroghe, il bonus bancomat scadrà il 30 giugno 2022. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta, a chi spetta e come funziona.

Cos’è e come funziona il bonus bancomat

Il bonus bancomat è uno dei bonus statali introdotti dal governo e si suddivide in due agevolazioni diverse: la prima prevede un rimborso fino a 160 euro per le spese sostenute dall’esercente per l’acquisto o noleggio del POS; la seconda consiste in un credito d’imposta fino a un massimo di 320 euro per la dotazione di strumenti elettronici di pagamento evoluti con cui i titolari di partita IVA consentono ai loro clienti il pagamento di prestazioni di servizio e beni.

Dunque, il bonus bancomat prevede un incentivo massimo di 480 euro a ogni soggetto beneficiario.

Non solo, perché chi decide di presentare domanda per il bonus bancomat e ha tutti i requisiti per rientrare nella lista di beneficiari, in automatico ottiene anche l’azzeramento delle commissioni sulle transazioni.

Importante: perché i titolari di partita IVA che scelgono di acquistare strumenti elettronici di pagamento più evoluti hanno diritto a un rimborso di importo doppio rispetto a chi invece acquista o noleggia un POS? Il motivo è semplice: quando si parla di strumenti elettronici di pagamento evoluti, si fa riferimento a particolari sistemi di pagamento che consentono da una parte di conservare i dati sul totale dei pagamenti ricevuti, e dall’altra l’invio degli stessi dati all’Agenzia delle Entrate.

Soffermiamoci ora su come funziona l’erogazione dei 480 euro del bonus bancomat. A tal riguardo occorre fare una precisazione importante: il credito d’imposta di cui si può beneficiare è rapportato ai compensi e ai ricavi maturati dall’esercente tramite la propria attività.

Ecco il riepilogo relativo al credito d’imposta previsto dal bonus bancomat per chi acquista o noleggia un POS:

  • Ricavi tra 1 e 5 milioni di euro all’anno: 10% dell’importo speso per l’acquisto o il noleggio del POS;
  • Ricavi tra 200 mila e 1 milioni di euro all’anno: 40% dell’importo speso per l’acquisto o il noleggio del POS;
  • Ricavi inferiori ai 200 mila euro all’anno: 70% dell’importo speso per l’acquisto o il noleggio del POS.

Questo invece il riepilogo sul valore del credito d’imposta in base ai ricavi della propria attività per chi decide di acquistare o noleggiare strumenti di pagamento elettronici evoluti:

  • Ricavi tra 1 e 5 milioni di euro all’anno: 40% dell’importo speso per l’acquisto di strumenti elettronici di pagamento evoluti;
  • Ricavi tra 200 mila e 1 milione di euro all’anno: 70% dell’importo speso per l’acquisto di strumenti elettronici di pagamento evoluti;
  • Ricavi inferiori ai 200 mila euro all’anno: 100% dell’importo speso per l’acquisto di strumenti elettronici di pagamento evoluti.

A chi spetta il bonus bancomat

Il bonus bancomat si rivolge a tutti i titolari di partita IVA che vendono beni o erogano servizi ai cittadini e provvedono ad acquistare o noleggiare un POS o uno strumento elettronico di pagamento evoluto per consentire ai consumatori finali di effettuare il pagamento digitale con carta di credito, debito o prepagata.

Come richiedere il bonus bancomat

Al contrario del precedente incentivo denominato Cashback di Stato, il governo italiano non ha previsto una particolare modalità di richiesta, non ci sono cioè portali o app dove è possibile presentare la domanda. Per richiedere il bonus bancomat, al momento della dichiarazione dei redditi il titolare di partita IVA deve consegnare al suo commercialista di fiducia fatture e scontrini che attestino l’acquisto o il noleggio del POS oppure dello strumento di pagamento elettronico evoluto.

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