Alle 16:53 del 19 febbraio 2019, in Italia sarà possibile osservare un fenomeno astronomico chiamato Superluna. Si tratta di un fenomeno che rende la Luna, alla vista, il 7% più grande e il 30% più luminosa di una normale luna piena.

Chiaramente si tratta di un fenomeno relativo, dal momento che la Luna non diventerà più grande nel vero senso della parola. Il fenomeno della Superluna avviene grazie alla posizione della Luna che si troverà al perigeo, ossia il punto della sua orbita più vicino alla Terra, a “soli” 356.761 chilometri, contro un valore medio di 384.000 km.

Parlando di orbite, la Terra e la Luna orbitano attorno al loro baricentro (centro di massa comune) che si trova a circa 4.600 km dal centro della Terra (circa tre quarti del raggio terrestre). La Luna si trova mediamente a una distanza di circa 385.000 km dal centro della Terra, che corrisponde a 60 raggi terrestri circa. Con una velocità orbitale media di 1,023 km/s, la Luna si muove rispetto alle stelle ogni ora di una distanza pari al suo diametro angolare, cioè 0,5° circa.

A differenza di un’eclissi o comunque di diversi altri eventi astronomici osservabili dalla Terra, non servono telescopi o strumenti particolari. Basta semplicemente sperare nel meteo (se il cielo è nuvoloso difficilmente la vedrete) e alzare gli occhi al cielo.

Nel caso non aveste fortuna, potete rimediare nel giro di un mese, visto che vi sarà una nuova Superluna (non tanto luminosa come quella del 19 febbraio) il 21 marzo, il giorno successivo all’equinozio di primavera.