Torniamo a occuparci di Corsair e di componentistica per PC con una panoramica sul Corsair RM1000e (2025), una delle ultime novità proposte dall’azienda californiana in materia di alimentatori per computer desktop ad alte prestazioni.

Corsair è ormai un punto di riferimento nel settore, non solo per le memorie RAM, gli SSD e i sistemi di dissipazione, ma anche per case e alimentatori, ambito quest’ultimo dove vanta una solida esperienza e prodotti pluripremiati come i Corsair HXi, o i solidi RM serie X.

L’argomento alimentatori nel settore PC fai-da-te, ma anche sui preassemblati, è tornato sotto i riflettori in questo 2025 con l’arrivo sul mercato delle NVIDIA GeForce RTX 50, modelli che come saprete richiedono il nuovo connettore PCI-E 2V-2×6 e un’erogazione che nel caso della top di gamma, NVIDIA GeForce RTX 5090, può arrivare a 600 watt.

Non vogliamo entrare nuovamente nella diatriba, anzi a tal proposito vi segnaliamo il nostro approfondimento, mentre il modello Corsair da 1.000 watt in prova ci offre un gancio perfetto in quanto si colloca nella fascia medio-alta, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e soprattutto con il connettore PCI-E 12V-2×6 nativo.

Recensione Corsair RM1000e: caratteristiche e funzionalità

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Iniziamo subito dicendo che la gamma di alimentatori Corsair RMe può essere considerata più o meno come un’opzione poco più economica dei modelli RM serie X; queste unità di alimentazione mirano a offrire il miglior rapporto possibile tra prestazioni e prezzo, il tutto però senza inficiare sulla qualità, da sempre tratto distintivo degli alimentatori Corsair.

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Disponibili in tagli da 650 fino a 1.000 watt, e quindi in grado di gestire le più recenti schede grafiche NVIDIA con un’erogazione sino a 600 watt sul connettore PCI-E 2V-2×6, le PSU della linea Corsair RM1000e sono l’alleato ideale se cercate un alimentatore di qualità senza spendere troppo ma certificato ATX 3.1 e compatibile con PCI-E 5.1.

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Il design rispetto alla serie RM X è leggermente diverso, ma non del tutto stravolto; lo chassis risulta compatto (140x150x86 mm) e dotato di un’ampia griglia con feritoie a Y che sovrasta la ventola in dotazione da 120 millimetri.

Corsair ci dice che la serie RMe migliora sotto il profilo della rumorosità generazione su generazione, supportando tra l’altro la modalità ZERO RPM che, in sostanza, provvede a un raffreddamento semi-passivo, facendo partire la ventola solo quando il carico supera il 40-50% del valore nominale.

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Non abbiamo dati sulla rumorosità della ventola, ma il sistema ZERO RPM funziona bene e l’alimentatore risulta molto silenzioso anche sotto carichi particolarmente pesanti. Il Corsair RM1000e vanta inoltre una cavetteria modulare al 100%, molto utile se guardiamo alla gestione dei cavi nel case e all’ordine della nostra build.

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La cavetteria, ovviamente proprietaria con attacco Type 4, è come al solito molto curata, così come il packaging e tutti gli accessori. In dotazione troviamo non solo il nuovo cavo con connettore PCI-E 2V-2×6, ma anche due EPS 8 pin, un doppio PCI-E 8pin (6+2) ricavato da un PCI-E 2V-2×6, due PCI-E 8pin singoli, un cavo SATA a 4 connettori e un ulteriore connettore con due SATA e due MOLEX 4pin.

Corsair RM1000e: ok la potenza e il cablaggio, ma conta anche l’efficienza

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Il Corsair RM1000e in prova è un’unità da 1.000 watt che come detto vuole contenere i costi, senza però penalizzare l’utente dal punto di vista della qualità e dell’efficienza. Sulla qualità costruttiva finora gli alimentatori Corsair, quantomeno a partire dalla fascia medio-alta, hanno sempre avuto una buona reputazione, cercando invece di migliorare gen su gen per quanto concerne l’efficienza, elemento non da trascurare su una PSU da 1 kilowatt.

Da questo punto di vista, uno dei migliori approcci è rappresentato dalla topologia LLC a risonanza e conversione DC-DC, una soluzione già vista sui modelli Corsair RMx e portata avanti sui più recenti RMe.

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A questo si abbinano, una componentistica di qualità, condensatori giapponesi da 105°C e un sistema di dissipazione attivo curato nei dettagli. Grazie a tutte queste caratteristiche, il Corsair RM1000e ha potuto ottenere la certificazione Cybenetics Platinum, ovvero un’efficienza del 91%, senza dimenticare Cybenetics A- per le basse emissioni di rumore.

Rimanendo nel tecnico, evidenziamo anche che il modello Corsair utilizza un design a singola linea +12V, capace di erogare tutta la sua potenza nominale sulla linea +12V (1.000 watt / 83,3 ampere).

Scheda tecnica Corsair RM1000e

  • AC Input
    • Tensione 100/240V
    • Corrente 10A-5A
    • Frequenza 47-63 Hz
  • DC Output
    • Output massimo 1.000 watt
    • +12V: 83,3A (Max) – 1.000 watt
    • +5V: 20A – 150W (combinati con +3.3V)
    • +3.3V: 20A – 150W (Conbinati con +5V)
    • -12V: 0,3A – 3,6W
    • -5VSB: 3A – 15W
  • Certificazione ATX 3.1 e compatibile PCI-E 5.1
  • Connettore PCI-E 2V-2×6 da 600 watt
  • Protezioni OVP, OPP, OCP, OTP, SCT, UVP
  • MTBF 100.000 ore
  • Cablaggio 100% modulare
  • Temperatura operativa 50 °C a pieno carico (1000W)
  • Ventola Corsair da 120 millimetri
  • Modalità ventola Zero RPM
  • Efficienza Cybenetics Platinum, Cybenetics A- (rumorosità 25-30 dBA)
  • Condensatori Giapponesi 105 °C
  • Dimensioni 140x150x86 mm
  • Garanzia 7 anni

Corsair GPU POWER BRIDGE 12V-2×6: utilissimo per ottimizzare il cablaggio

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Come anticipato sopra, con l’avvento delle GeForce RTX 50, ma già con la serie GeForce RTX 40, la qualità dell’alimentatore del nostro PC e la dotazione di cavi e connettori è tornata alla ribalta per via dell’utilizzo del famigerato connettore PCI-E 16pin.

Questo aspetto, più delicato sui modelli di GPU più potenti come GeForce RTX 4090, GeForce RTX 5080 e GeForce RTX 5090 (soprattutto) si è evoluta (ma non conclusa) con l’arrivo del connettore 12V-2×6, sicuramente più adatto e qualitativamente superiore rispetto alle prime incarnazioni dei modelli nati sulla scia delle prime GeForce RTX 40.

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Il Corsair RM1000e già ci viene incontro con connettore e cavo 12V-2×6 nativo, mentre l’azienda fa ancora di più e da poco ha aggiunto a catalogo il Power Bridge per GPU PCI-E 5.1 con angolo a 180°, sempre dotato di connettore 12V-2×6.

Utile se abbiamo bisogno di indirizzare in modo preciso il cavo di alimentazione della scheda grafica, Corsair GPU POWER BRIDGE 12V-2×6 permette anche di “tranquillizzare” l’utente relativamente all’angolo di installazione ed evitare qualsiasi problematica legata a un errato posizionamento del cavo.

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Disponibile in colorazione nera e bianca, con connettori più o meno distanti in base al modello (Type A o Type B), Corsair GPU POWER BRIDGE 12V-2×6 evita curve “estreme” dei cavi, resistendo fino a una temperatura operativa di 105 °C (che si spera di non raggiungere).

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L’azienda non ci dice molto altro a riguardo, ma essendo un connettore PCI-E 5.1 12V-2×6 ci aspettiamo che sia in grado di gestire senza problemi i 600 watt di picco di una scheda grafica come GeForce RTX 5090.

Recensione Corsair RM1000e: le nostre impressioni

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Solitamente quando testiamo gli alimentatori una delle cose da fare subito è valutarne la qualità, ma anche e soprattutto l’efficienza e la capacità dell’unità di regolare la tensione sulle varie linee.

A livello costruttivo il Corsair RM1000e risulta buono, possiamo dire quasi in linea con il Corsair RM1000x che però vanta 10 anni di garanzia contro i 7 del modello in prova (e una componentistica leggermente migliore soprattutto sul primario). La qualità costruttiva comunque c’è, così come la ventola in dotazione, silenziosa quasi in tutte le occasioni, ma leggermente sopra i dati dichiarati da Corsair in quanto a rumorosità.

Confermiamo che, almeno nei nostri test, la rumorosità supera anche i 36 dBA e, pur rimanendo buona, dalla nostra analisi rileviamo una qualità leggermente inferiore alla NR140ML che invece è montata sul modello RMx.

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Riguardo la regolazione della tensione, il Corsair si comporta bene anche quando lo portiamo alla corda, non solo sulla linea dei +12 volt (dove alimenta CPU e GPU ricordiamo) ma anche quando parliamo di cross load la regolazione è ottimale (senza particolari picchi).

Abbiamo misurato l’efficienza del Corsair RM1000e e anche qui confermiamo che la certificazione 80 Cybenetics Platinum è meritata (in linea con 80 PLUS Gold per intenderci), raggiungendo un picco del 93% con carico medio e superando il 91% a fondo scala (1.000 watt).

Un’ultima considerazione sulla cavetteria, molto curata, morbida e soprattutto di qualità per quanto concerne i cavi PCI-E, ormai divenuti quasi il terrore degli utenti che si ritrovano per mano una scheda grafica GeForce RTX 4090 o RTX 5090.

Quanto costa e dove acquistare Corsair RM1000e

Corsair RM1000e è già ampiamente disponibile con un prezzo consigliato di 189,99 euro, sia sul sito del produttore che presso i maggiori rivenditori di settore, compreso Amazon. Sulla nota piattaforma di e-commerce attualmente si può acquistare anche in offerta a meno di 150 euro, decisamente un buon affare.

Considerazioni

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Giunti al termine di questa panoramica sul Corsair RM1000e, le considerazioni che possiamo fare sono diverse, o meglio, sono diversi i punti da discutere quanto ci troviamo ad analizzare un’alimentatore da abbinare al nostro PC.

Partiamo dalla collocazione del prodotto nel mercato consumer. Corsair RM1000e, in questa versione da 1.000 watt, vuole essere in qualche modo l’erede del modello RM1000x che, ancora commercializzato e scontato attualmente sul sito Corsair, si piazza però leggermente sopra nel listino aziendale (MSRP 209,99 vs 189,99 euro).

Detto questo, le prestazioni assolute dell’unità non si allontanano dal suo predecessore, sia per efficienza che per regolazione della tensione, mentre possiamo dire che il taglio di prezzo gen su gen si concretizza sulla ventola e qualche compromesso sulla componentistica.

Il Corsair RM1000e risulta quindi un alimentatore da consigliare per chi punta a un’unità da 1.000 watt per alimentare un sistema ad alte prestazioni con processore e soprattutto scheda grafica particolarmente esigente (o se preferite di fascia enthusiast).

Il valore aggiunto in questo caso è rappresentato dalla certificazione ATX 3.1 e compatibilità con PCI-E 5.1 con tanto di connettore PCI-E 2V-2×6 da 600 watt nativo, una sicurezza se pensiamo di abbinarci ad esempio una NVIDIA GeForce RTX 4090 o una GeForce RTX 5090/5080.

Potremmo anche argomentare che l’utente che bazzica la fascia alta che spende da 1.500 a 2.500 euro per una GPU punterà senza problemi a un alimentatore top di gamma (magari da 1.200-1.500 watt), ma bisogna ricordare che anche il mercato degli alimentatori non è esente da politiche di marketing che fanno lievitare i prezzi, proponendo spesso unità del tutto sovradimensionate anche per schede grafiche molto esigenti come le ultime a marchio NVIDIA.