Era il lontano 12 settembre 2017 quando Apple svelò al grande pubblico il nuovo Apple Watch 3, diretto successore di Apple Watch Serie 2.
Il Serie 3 sancì l’avvento della connettività LTE con eSIM sui wearable di Cupertino, funzionalità tramandata ai successori Serie 4, 5, Serie 6 e SE.

Dopo aver scontrato Serie 6, SE e Serie 3 nel nostro confronto sia video che scritto torniamo ad approfondire l’argomento e perché Apple Watch Serie 3 sia ancora uno smartwatch valido e degno di considerazione, quando si parla di Apple e del suo ecosistema.

Serie 3 (42 mm, solo GPS, Alluminio) è venduto su Amazon a 239,90 Euro.

Vi invitiamo a guardare il seguente video per scoprirne di più!

Video riprova Apple Watch 3

Resta la sostanza

Dal momento che il Serie 3 è l’unico veterano rimasto nella lineup del 2020 assieme a Watch 6 e SE, il confronto con i nuovi arrivati è pressoché scontato.

Lo chassis da 38-42 mm è più piccolo, il display pure e non ha bordi stondati con conseguente maggior difficoltà nel premere gli elementi a schermo.
A differenza del Serie 6 non ha sensori ECG o SpO2 e i dati misurati si limitano ai classici immancabili in un prodotto indossabile: conteggio passi, battito cardiaco, percorso GPS.
Serie 3 è adatto ad un utilizzo più basico dei suo fratelli maggiori ma non per questo meno completo, infatti non manca la sensoristica che tutti si aspettano di trovare a bordo di un prodotto come questo. Elettrocardiogramma, ossigeno nel sangue: sono dei plus non essenziali di cui si può facilmente fare a meno.

La precisione dei sensori tra Serie 3 e 6/SE non differisce molto, anzi potremmo dire che non differisce affatto. Abbiamo solamente notato una lieve sfasatura nel tracciato GPS in allenamento, mentre battito e passi sono perfettamente allineati.

Rimangono comuni inoltre svariate funzionalità “base” di WatchOS 7, come il monitoraggio del sonno, le attività avviabili da watch e l‘immancabile Apple Pay a cui abbiamo associato la nostra carta di debito N26 con conto corrente a canone zero annesso. È possibile richiederla a questo link.

WatchOS è fluido in linea generale, con qualche esitazione ogni tanto nell’apertura/chiusura app o nell’esecuzione di task più pesanti del normale ma per molti si tratterà di differenze tuttalpiù trascurabili. Certo è innegabile come possano palesarsi sporadici rallentamenti del sistema o leggeri battery drain.

Certo, è per pochi

Perché Apple Watch Serie 3? Per il prezzo interessante di 239,90 € su Amazon in solo GPS con cinturino in silicone.
È il modello più economico e ancora in produzione di tutta la lineup di Apple Watch e rappresenta una valida soluzione per avventurarsi nel mondo wearable della casa californiana senza spendere una fortuna mantenendo le funzionalità base di un qualsiasi orologio intelligente.

Ed ecco che si capisce bene il significato di ecosistemaWatch e iPhone vanno sempre a braccetto data la mancanza, sul Serie 3, di connettività LTE… o almeno ora è così (in passato veniva venduta anche la variante con eSIM).
Notifiche che arrivano puntuali, risposte inviabili da orologio e chiamate effettuabili con un tap su watch anziché da telefono, sincronizzazione di preferenze e dati da altre app mediante iCloud, account Apple già sincronizzato al primo avvio. Comodità, immediatezza, semplicità d’uso grazie all’ottima interoperabilità.

Il costo è comunque un aspetto da considerare, soprattutto per chi avesse intenzione di spingersi su prodotti concorrenti come Samsung Galaxy Watch 3, Fossil Gen 5, TicWatch Pro 3. Il problema in questi casi è la mancanza di funzionalità da sfruttare con iPhone, soprattutto lato notifiche e pagamenti contactless.

Della serie che si si possiede un iPhone la soluzione migliore è Apple Watch, e magari proprio un Serie 3, giusto per cominciare.