Partiamo dal punto fermo: Apple Watch SE 3 è lo smartwatch che finalmente abbatte le barriere d’ingresso all’ecosistema Apple senza grandi rinunce, portando molte delle funzioni iconiche dei modelli più costosi sotto la soglia psicologica dei 300 euro. Anzi, spesso anche meno, specie nei periodi forti di promozioni come questo del Black Friday

In tempi in cui la concorrenza propone wearable super economici ma spesso poco omogenei in esperienza e integrazione, la proposta “base” di Cupertino diventa un best buy quasi irriducibile per il 90% degli utenti che vogliono iniziare a vivere la wearable revolution di Apple senza svenarsi.

Ma il prezzo non è l’unico tema: serve capire se davvero un entry-level Apple può tenere testa ai modelli “Pro” e soprattutto alle attese create dal mito della mela. Per questo ecco la recensione approfondita sul nuovo Apple Watch SE 3. 

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Design: tra deja-vu e pragmatismo

Lo diciamo senza mezzi termini: il design di Apple Watch SE 3 è la quintessenza del déjà-vu. Identico, spudoratamente, a quello delle precedenti generazioni, una formula ormai scolpita nella storia della tecnologia: cassa rettangolare, angoli stondati, la solita pletora di cinturini, zero scosse estetiche.​ In apparenza, oltre che familiare, questo design potrebbe anche essere accusato di invecchiamento: è vero, il Watch SE 3 sembra un device già visto, soprattutto a confronto coi modelli top che negli ultimi anni hanno raffinato ancora di più scocche e cornici. Gli amanti dei grandi round dial in stile Galaxy Watch potrebbero storcere il naso.

Apple Watch SE 3

Eppure, tolte le mode estetiche, c’è un pragmatismo che conquista subito: il feeling al polso rimane quello di un prodotto premium, mai “giocattoloso”, con materiali di livello che annullano ogni dubbio sulla qualità costruttiva, anche se il prezzo è ora più accessibile. L’iconica corona digitale resta al suo posto, il pulsante fisico richiama il centro di controllo con naturalezza, mentre il nuovo altoparlante (nettamente migliore della scorsa generazione) permette finalmente non solo di telefonare ma anche di ascoltare musica o podcast, con un volume e una resa sonora sorprendenti.​ 

Chi cerca il brivido estetico, deve guardare altrove. Chi vuole uno smartwatch che stia bene sul polso senza inseguire la teca del museo, qui trova una solidità funzionale ancora inattaccabile.

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Apple Watch SE 3

Display: Always-On, finalmente (e non solo)

La vera novità tangibile del Watch SE 3 però è nello schermo: per la prima volta anche la gamma economica accoglie il display always-on. Un cambiamento di enorme impatto pratico, che rivoluziona piccole (grandi!) abitudini: non serve più la rotazione forzata del polso per controllare l’ora o le notifiche, basta uno sguardo. 

Apple Watch SE 3

La qualità resta elevata, anche se non ai livelli dei flagship: la luminosità di picco tocca i 1000 nit (mai problemi di visibilità anche sotto il sole), la minima scende a 2 nit e rende l’interfaccia leggibile in ogni condizione. Watch SE 3 è dotato di un display Retina always-on di tipo OLED con tecnologia LTPO con risoluzione rispettivamente di 324×394 pixel per il 40 mm e 368×448 pixel per il  44 mm con una densità di 326 pixel per pollice, che assicura testi nitidi e dettagli ben definiti.

# Apple Watch SE 2 Apple Watch SE 3
40 mm (GPS) 309 euro
289 euro
279 euro
44 mm (GPS) 359 euro
319 euro
309 euro
40 mm (GPS + Cellular) 349 euro
339 euro
329 euro
44 mm (GPS + Cellular) 399 euro
369 euro
359 euro

Le cornici sono generose, certo, ma la leggibilità non ne patisce grazie al layout ottimizzato e alle tante watch faces disponibili. Interessante anche il passaggio al vetro Ion-X, soluzione già collaudata sui modelli premium: più resistente a graffi e urti, fondamentale per chi vive la tecnologia senza troppi riguardi.

Anche in Watch SE 3 la formula di personalizzazione è quella “classica”: due taglie da 40 o 44 mm, entrambe in alluminio, e due colori (mezzanotte e galassia). La prima, più scura, tende quasi al nero e si abbina bene con i cinturini più sobri; la seconda è una via di mezzo tra silver e rosa, discreta ma fresca. È una scelta limitata rispetto ai top (che offrono acciaio, titanio, combinazioni più fashion), ma la filosofia qui è più funzionale che modaiola.

Apple Watch SE 3

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Hardware e performance: S10, ora anche sull’economico 

L’Apple Watch SE 3 monta il chip S10 con processore dual-core a 64 bit e Neural Engine a 4 core, lo stesso utilizzato dai top di gamma Watch Serie 11 e Ultra 3, portando finalmente prestazioni top di fascia anche sul modello più economico. Questo significa un’esperienza fluida e reattiva in ogni contesto: dal lancio rapidissimo delle app alle animazioni sempre scorrevoli, passando per la gestione delle notifiche e il multitasking anche durante sessioni sportive intense. L’efficienza del chip S10 contribuisce anche a un’ottimizzazione dei consumi che, assieme alla ricarica rapida, migliora notevolmente la fruibilità quotidiana.

Apple Watch SE 3

Oltre alla potenza pura, SE 3 incorpora un Neural Engine potenziato che abilita funzionalità avanzate come Siri on-device, gesture innovative (doppio tap, scatto del polso) e una migliore elaborazione dei dati di salute e fitness. Prestazioni e responsività sono nettamente superiori rispetto alle due generazioni SE precedenti, con effetti visibili nella fluidità dell’interfaccia e nella capacità di gestire applicazioni più complesse senza rallentamenti o blocchi. 

La potenza del chip S10 trasmette anche una sensazione psicologica di “device premium” nonostante il prezzo contenuto, che rende il Watch SE 3 un prodotto solido e competitivo anche nelle mani degli utenti più esigenti. Insomma un “boost” che si nota subito, specie se si arriva dalle prime due generazioni.

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Funzionalità: accessibilità e completezza (salvo alcune mancanze)

Uno smartwatch economico spesso paga dazio su sensori e funzioni “core”, ma Apple stavolta alza il tiro: temperatura del polso, stima del ciclo ovulatorio per chi lo desidera, monitoraggio delle apnee notturne, gesture evolute (flick del polso e doppio tap) che portano automazione e praticità mai viste a questo prezzo. Farsi aiutare da queste gesture nella vita reale, rispondere a notifiche, scorrere schermate, avviare comandi smart, diventa quasi una nuova abitudine e fa veramente la differenza. 

E poi c’è Smart Stack che è un po’ come quelle mamme tech che “ti aiutano in tutto”: la nuova funzionalità permette di visualizzare automaticamente widget pertinenti in base all’orario, alla posizione o anche all’attività. Serve fare la foto col timer? Boom! Pronto il comando! Serve rispondere al volo? Ecco la scorciatoia magica. Si sta ascoltando musica? Tac ecco la scheda per visualizzare la canzone con il player.  

Apple Watch SE 3

Restano fuori alcune feature tipiche dei modelli pro: ECG per anomalie del cuore, misurazione dell’ipertensione, rilevamento della saturazione dell’ossigeno nel sangue. Una scelta che lascia intendere la chiara segmentazione della gamma: chi fa dello smartwatch una stazione medica personale dovrà guardare ai Series 11 o Ultra. Ma davvero, quanti necessitano di queste funzioni ogni giorno? La risposta è semplice: la nuova generazione SE sembra aver trovato il proprio pubblico di riferimento.

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Fitness e sport: promozione con piccoli appunti

Anche chi ama tenersi in forma trova pane per i suoi denti. Il test pratico con camminata, corsa e palestra mostra una piattaforma solida per monitorare ogni attività. L’app Workout è intuitiva, veloce e ricca di opzioni, resta un passo avanti per immediatezza rispetto a molti competitor. 

Apple Watch SE 3

La precisione dei sensori, specie cardiofrequenzimetro e GPS, non è esattamente “da top di gamma”. Nei nostri test abbiamo riscontrato minimi sfasamenti della frequenza rispetto a una fascia petto professionale, niente di grave per chi si allena senza velleità olimpioniche, ma rilevabile da chi vuole numeri chirurgici. Il GPS è sufficiente per attività amatoriale: su una corsa di 5 km l’errore massimo riscontrato è di circa 50 metri. Non poco per chi fa running avanzato, ma accettabile per la grande maggioranza degli sportivi occasionali.​

Qui la critica è d’obbligo: va bene abbattere il prezzo e lasciare i “pro” ai top, ma Apple potrebbe (e dovrebbe) lavorare ancora su precisione e affidabilità dei sensori sportivi a prescindere dal prezzo.

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Software, watchOS 26, integrazione ecosistema

Sul fronte software, watchOS 26 rappresenta un’ulteriore evoluzione: animazioni fluide, gesture velocissime, bug ridotti al minimo e una facilità d’uso che conquista appena si indossa il dispositivo. Liquid Glass dona un aspetto vetroso uniforme all’interfaccia e l’integrazione con l’iPhone è semplicemente senza rivali. Sono proprio l’ecosistema Apple e le sue app a offrire una versatilità ancora ineguagliata dalla concorrenza, dalla domotica alle mappe, dalla musica al controllo fotocamera.

Siri su Apple Watch SE 3 rappresenta un passo avanti rispetto alle versioni precedenti, grazie al chip S10 che supporta l’elaborazione on-device, rendendo le risposte più rapide e sicure. È possibile interagire con l’assistente vocale senza dover passare sempre dall’iPhone, un’importante comodità che migliora sensibilmente l’esperienza d’uso quotidiana. 

Apple Watch SE 3

Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, Siri rimane ancora molto imperfetta: capita spesso che non riesca a comprendere comandi complessi o formulati in modo naturale, rispondendo con un frustrante “non ho capito”. Questo limita l’efficacia di un assistente vocale che, in un ecosistema Apple così maturo, dovrebbe essere più affidabile e intuitivo. In particolare, in ambito smartwatch dove la comunicazione vocale è spesso imprescindibile per comodità o situazioni d’uso specifiche, questo rappresenta un punto dolente che Apple deve ancora lavorare per elevare Siri agli standard elevati degli altri dispositivi.​

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Batteria e ricarica: il vero salto generazionale (ma solo nella pratica)

Autonomia, da sempre tallone d’Achille degli Apple Watch SE, guadagna finalmente una dignità piena. Sebbene Apple dichiari ufficiosamente 18 ore, nella pratica si arriva serenamente a un giorno e mezzo di uso intenso, o perfino a due con display always-on disattivato. Una colazione o una doccia bastano, grazie alla ricarica rapida che raggiunge l’80% in circa quaranta minuti. per restare sempre operativi.​

Apple Watch SE 3

Si rimane lontani dalle settimane promesse dai fitness band o dai rivali basati su OS più basilari, ma qui entra in gioco la questione culturale: se vuoi vera esperienza “smartwatch ecosystem”, il compromesso si paga con micro-cicli di carica frequenti ma una versatilità ineguagliata. Sta a te scegliere: meglio autonomia lunga e noia o funzioni complete ma con extra attenzione alla carica? Personalmente abbiamo apprezzato finalmente una gestione “umana” della batteria.​

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Conclusioni

Apple Watch SE 3, con un prezzo di listino di 279€ o 309€ rispettivamente per la versione da 40 e 44mm, si posiziona come il wearable Apple più accessibile di sempre, portando innovazioni importanti rispetto alle prime due generazioni. Questa fascia di prezzo è cruciale perché si colloca in un punto di equilibrio tra i fitness tracker molto completi ma spesso limitati a livello software e integrazione, e gli smartwatch di nicchia più costosi che possono offrire funzioni più avanzate ma con compromessi su usabilità o compatibilità con iPhone.

Apple Watch SE 3

Oltretutto in questi giorni di Black Friday il prezzo è sceso di ben 50€ portando le due versioni a toccare rispettivamente i 229€ e i 259€ che permettono davvero di acquistarlo senza alcun dubbio. 

Watch SE 3 risulta quindi la scelta ideale non solo per i nuovi utenti che vogliono approcciarsi all’ecosistema Apple in modo semplice ma completo, ma anche per chi, pur non avendo necessità di tutte le funzionalità top di gamma, desidera un dispositivo affidabile, ben integrato e facile da usare tutti i giorni. 

La solidità del software watchOS, unita alla ricchezza dell’ecosistema Apple, rende il Watch SE 3 uno strumento versatile adatto a un ampio pubblico, capace di accompagnare efficacemente sia la vita quotidiana sia le attività sportive di chi non punta necessariamente a dati professionali ma vuole comunque un monitoraggio qualitativo.

Inoltre, in un mercato affollato e competitivo, Watch SE 3 spicca per la sua integrazione senza pari con i dispositivi Apple, la qualità costruttiva e la funzionalità complessiva senza sacrifici eccessivi, mantenendo un prezzo equilibrato che ne fa un dispositivo “tuttofare” eccellente nel suo segmento. Questo lo rende consigliabilissimo anche per utenti con esigenze moderate, offrendo un compromesso intelligente tra prezzo, prestazioni e usabilità, difficilmente eguagliabile dai concorrenti esterni all’ecosistema Apple.