Negli ultimi mesi si era parlato a lungo della possibilità che Apple introducesse un sistema di valutazione del sonno sui suoi smartwatch. Un rumor che circolava già da questa estate e che, a differenza di molti altri, si è rivelato corretto. Durante l’evento di settembre, insieme ai nuovi Apple Watch Series 11 e Ultra 3, l’azienda di Cupertino ha annunciato ufficialmente “Qualità del sonno”, una funzione che porta sugli orologi della Mela (e non solo) il tanto atteso punteggio numerico del riposo notturno. Un passo importante, che avvicina Apple a quanto già offerto da tempo da rivali come Fitbit, Garmin, Samsung e Oura, da anni pionieri in questo settore.

Apple Watch

Come funziona la “Qualità del sonno”

La funzione tiene conto di un ampio spettro di parametri raccolti automaticamente dall’Apple Watch durante la notte. Non si limita alle ore dormite, ma monitora anche la durata e la distribuzione delle diverse fasi del sonno — leggero, profondo e REM — oltre agli eventuali risvegli e movimenti notturni.

A questo insieme di dati, già di per sé significativo, si aggiungono parametri biometrici come frequenza cardiaca, variabilità del battito, livello di ossigenazione nel sangue e temperatura corporea. Tutte queste informazioni vengono poi elaborate da un algoritmo che genera un punteggio numerico, accompagnato da grafici dettagliati e consigli personalizzati. L’obiettivo è aiutare l’utente a comprendere non solo “quanto” dorme, ma soprattutto “come” dorme, con un’attenzione particolare agli effetti del riposo sulla giornata successiva in termini di energia, concentrazione e benessere generale.

Apple Watch qualità del sonno

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Il punteggio del sonno

Il sistema di valutazione è basato su un massimo di 100 punti, distribuiti in base a tre fattori:

  • 50 punti alla durata totale del sonno
  • 30 punti alla regolarità dell’orario in cui ci si addormenta
  • 20 punti alla presenza di risvegli o interruzioni durante la notte

Il punteggio finale può rientrare in cinque categorie: Eccellente, Alto, OK, Basso e Molto basso.

Un sonno lungo e regolare permette di raggiungere la valutazione “Eccellente”, mentre notti più corte, irregolari o disturbate abbassano il risultato. Secondo Apple, un punteggio “Molto basso” non è solo un indicatore negativo per la giornata successiva, ma potrebbe avere effetti deleteri a lungo termine su salute ed energie.

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Dove si consulta il punteggio

Gli utenti possono controllare la “Qualità del sonno” sia su iPhone che direttamente da Apple Watch.

  • Su iPhone: aprendo l’app Salute, sezione Sonno, è disponibile un pannello completo che include punteggio, grafici e suggerimenti mirati.
  • Su Apple Watch: al risveglio, o aprendo manualmente l’app Sonno, appare un riepilogo rapido con i dati principali.

La differenza è nell’esperienza: su iPhone c’è un’analisi più approfondita, mentre sull’orologio si privilegia immediatezza e sintesi.

Apple Watch qualità del sonno

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Modelli compatibili e watchOS 26

Sebbene presentata insieme ai più recenti Series 11 e Ultra 3, la funzione non è un’esclusiva degli ultimi modelli. Apple ha confermato che si tratta di una delle novità integrate in watchOS 26, disponibile dal 15 settembre, e compatibile con diverse generazioni precedenti. Ecco i modelli supportati:

  • Apple Watch Series 11
  • Apple Watch Ultra 3, Ultra 2 e Ultra
  • Apple Watch Series 10, 9, 8, 7 e 6
  • Apple Watch SE (2ª generazione)

Di fatto, la nuova funzione sarà accessibile a buona parte degli utenti Apple Watch ancora oggi in circolazione.

Apple Watch

Funziona anche senza Apple Watch e senza watchOS 26

Un altro aspetto significativo riguarda la compatibilità con accessori di terze parti. Gli utenti che utilizzano dispositivi per monitorare il sonno integrati nell’ecosistema Health di iOS potranno visualizzare ugualmente il punteggio, purché aggiornino a iOS 26.

Ancora più interessante è la retroattività della funzione. Non serve attendere nuove notti di registrazione: l’app Salute ricalcola automaticamente il punteggio sulla base dei dati già presenti nella cronologia. Questo significa che, subito dopo l’aggiornamento, sarà possibile vedere la “Qualità del sonno” degli scorsi giorni, settimane e persino mesi. Chi preferisce avere queste informazioni direttamente al polso, invece, avrà bisogno di un Apple Watch aggiornato a watchOS 26.

Apple Watch

Curiosamente, Apple ha confermato che non è necessario avere watchOS 26 per utilizzare la funzione. Il punteggio del sonno, infatti, viene generato a partire dai dati raccolti nativamente da Apple Watch, indipendentemente dalla versione del sistema operativo installato. In sostanza, una volta fatto l’aggiornamento a iOS 26, l’utente può subito consultare il proprio punteggio senza aggiornare l’orologio. Naturalmente, chi non vuole limitarsi alla sola consultazione via iPhone ma desidera un feedback diretto dal polso dovrà avere un Apple Watch compatibile e aggiornato, a partire da Series 6, passando per SE di seconda generazione e tutti i modelli Ultra.

L’introduzione di “Qualità del sonno” segna un’evoluzione importante per Apple Watch. Dopo aver affinato negli anni la parte relativa al monitoraggio del fitness, Cupertino alza l’asticella sul fronte del benessere personale, prendendo spunto dalle migliori pratiche già adottate dai competitor ma adattandole al suo ecosistema. Negli scorsi mesi avevamo già raccontato come Apple intendesse spingersi sempre di più verso la prevenzione e la salute quotidiana, con funzioni a metà strada tra medicale e lifestyle. Con questa novità, Apple Watch non è più solo un fitness tracker evoluto, ma aspira a diventare un vero e proprio coach digitale capace di incidere, giorno dopo giorno, su salute, energia e stile di vita dell’utente.