Amazfit continua a consolidare la propria posizione nel mercato degli smartwatch con un modello che strizza l’occhio a chi vuole un buon prodotto senza dover vuotare il portafogli. Amazfit Balance 2 XT è arrivato sul mercato italiano a 299,90 euro, 100 euro in meno rispetto ad Amazfit Balance 2, offrendosi come valida alternativa senza troppe rinunce.
Lo abbiamo tenuto al polso per più di un mese, al fine di testar bene soprattutto l’autonomia, e oggi è giunto il momento di raccontarvi le nostre impressioni su questo smartwatch , che da poco ha ricevuto un nuovo aggiornamento.
Indice:
Design curato e buoni materiali
Dal punto di vista del design Amazfit Balance 2 XT non aggiunge assolutamente nulla ad Amazfit Balance 2 (qui trovate la nostra recensione), tanto che una volta affiancati, al netto del cinturino, i due dispositivi sono praticamente identici. Materiali e peso sono sostanzialmente gli stessi, la bilancia “regala”1 grammo (42 contro 43) a Balance 2 XT, che può contare su un solo cinturino, dall’aspetto vagamente economico.
Nonostante sia ricco di fori, per far circolare meglio l’aria ed evitare arrossamenti, ci ha procurato una leggera irritazione al polso, che è scomparsa utilizzando diversi cinturini. Ne abbiamo provato uno in nylon, “ereditato” dal nostro Balance di prima generazione, ma anche un cinturino originale in versione HYROX, che non ha creato problemi di sorta. In ogni caso grazie agli attacchi standard da 22 millimetri potete “giocare” senza problemi con i cinturini e trovare quello che fa per voi in ogni situazione
A differenza di Balance 2, il modello XT può contare su un vetro Gorilla Glass 3 invece che su un vetro zaffiro, anche se difficilmente lo noterete a prima vista. Protezione inferiore quindi ma una migliore copertura oleofobica, visto che le impronte non vengono trattenute e la pulizia dello schermo è semplicissima e veloce. Se lavorate spesso all’aperto, o fate trail running potreste graffiarlo durante l’utilizzo, ma in diverse settimane di uso senza particolari attenzioni non abbiamo notato alcun segno.
Lo schermo da 1,5 pollici, un pannello AMOLED con luminosità massima di 2.000 nit, è ben visibile anche sotto la luce del sole, anche se in alcune giornate particolarmente luminose può essere necessario schermarlo con la mano. Nel complesso comunque la qualità è buona e la presenza della modalità always on lo rende utile senza andare a incidere in maniera significativa sull’autonomia.
Mancano alcune certificazioni presenti su Balance 2, ma potete utilizzare questo Amazfit Balance 2 XT in piscina, al mare o sotto la doccia senza alcun timore. Noi lo abbiamo sempre tenuto al polso, anche per lavare i piatti, e non abbiamo avuto problemi di sorta.
Oltre allo schermo touch è possibile interagire con lo smartwatch attraverso i tasti laterali, una corona con feedback aptico e un tasto inferiore. Zepp OS 5 risponde sempre in maniera impeccabile, e con il più recente aggiornamento permette anche di regolare le dimensioni dei caratteri, così da semplificare la lettura anche ha chi ha problemi di vista.
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Sport e salute
Sono ben 170 le modalità sportive supportate da Balance 2 XT, un numero che di fatto copre qualsiasi attività vogliate praticare.
Dalla corsa al ciclismo, dal nuoto al padel, passando per discipline meno comuni come l’arrampicata o il kayak, troverete sicuramente il profilo adatto alle vostre esigenze. Una delle novità più interessanti è il supporto specifico per HYROX, con tre modalità dedicate: allenamento, PFT(Physical Fitness Test) e Gara. Ciascuna modalità è stata sviluppata ascoltando i feedback degli atleti che praticano questa disciplina, mostrando dati su forza, resistenza e tempi di recupero, informazioni fondamentali soprattutto nella fase di preparazione di una gara.
Anche il padel, sport che in Italia sta riscuotendo sempre più successo, può contare su una modalità dedicata che misura il numero di colpi di dritto e di rovescio, analizzando l’intensità degli scambi e offrendo statistiche utili per migliorare la propria tecnica. Questo tipo di attenzione alle discipline emergenti è un chiaro segnale di come Amazfit stia cercando di intercettare le esigenze di un pubblico sempre più variegato



Il GPS a doppia banda con supporto a sei sistemi di posizionamento satellitare (GPS, Galileo, GLONASS, BeiDou, QZSS e NavIC) si è dimostrato preciso e veloce nell’aggancio del segnale. Nelle nostre prove di corsa all’aperto, anche in contesti urbani complicati con palazzi alti e strade strette, così come in percorsi extraurbani in mezzo ai boschi, il tracciamento è risultato accurato, senza i classici zig-zag che a volte affliggono gli smartwatch di fascia più economica. Il sensore BioTracker 6.0 PPG fa un ottimo lavoro nel monitoraggio della frequenza cardiaca, risultando preciso anche durante gli allenamenti ad alta intensità, anche se come tutti i sensori ottici al polso soffre un po’ con le variazioni repentine di frequenza.
Come accade per i modelli più recenti del produttore, anche Amazfit Balance 2 XT offre il punteggio BioCharge, che indica quanto siamo pronti ad affrontare la giornata. Il punteggio, una evoluzione diretta del precedente Readiness, tiene conto del riposo e delle varie attività quotidiane, così da permetterci di sapere l’intensità dell’allenamento che possiamo affrontare.
Il monitoraggio del sonno è tra i più completi che abbiamo provato in questa fascia di prezzo. Balance 2 XT non si limita a distinguere le varie fasi del sonno (leggero, profondo, REM), ma rileva anche apnee notturne, variazioni di temperatura corporea e qualità della respirazione. Al risveglio troverete un report dettagliato che vi aiuterà a capire se avete davvero riposato o se ci sono squilibri che compromettono la qualità del sonno.
L’assistente virtuale Zepp Aura può aiutarvi a interpretare questi dati e impostare un piano per migliorare la qualità del riposo notturno, anche se alcune funzioni avanzate richiedono un abbonamento a pagamento.
Tra le metriche disponibili troviamo il monitoraggio di frequenza cardiaca, ossigeno nel sangue (SpO2), HRV, temperatura cutanea e livello di stress. Il VO2 Max viene calcolato durante le attività di corsa all’aperto, trail running e corsa in pista, offrendo un’indicazione del vostro livello di forma fisica. Manca purtroppo il sensore BIA per la misurazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa) presente sul primo Balance, una rinuncia che Amazfit ha dovuto fare probabilmente per contenere i consumi energetici e garantire una maggiore autonomia.
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Funzioni smart e autonomia da record
Dal punto di vista delle funzioni smart Balance 2 XT offre tutto quello che ci si può aspettare da uno smartwatch moderno. Grazie al collegamento Bluetooth con lo smartphone è possibile ricevere le notifiche, gestire le chiamate, controllare la musica e utilizzare Alexa per gestire la smart home o ottenere informazioni rapide. Una delle novità più apprezzate di Balance 2 era il doppio altoparlante, utile per chiamate più chiare e una migliore riproduzione multimediale.
Balance 2 XT torna purtroppo a un singolo altoparlante, anche se il microfono resta presente e quindi i comandi vocali e le chiamate sono ancora supportati. La qualità audio delle chiamate è comunque buona, anche se ovviamente inferiore rispetto al modello con doppio speaker. Nelle nostre prove abbiamo risposto a diverse chiamate direttamente dallo smartwatch e la ricezione del segnale è risultata quasi perfetta, con l’interlocutore che ci sentiva chiaramente anche in ambienti leggermente rumorosi.
La memoria interna è uno dei punti dove si nota maggiormente la differenza con Balance 2. Qui troviamo infatti “soli” 4 GB, contro i 32 GB del fratello maggiore. È comunque sufficiente per caricare qualche playlist musicale per allenarvi senza telefono, alcune mappe offline per la navigazione e qualche app aggiuntiva, ma se siete abituati a caricare molti brani o mappe estese potreste sentire la mancanza dello spazio aggiuntivo. Per la maggior parte degli utenti però, che utilizzeranno lo smartwatch principalmente per il monitoraggio sportivo e le notifiche, 4 GB sono più che sufficienti. Noi abbiamo caricato la mappa della nostra zona di allenamento, con una estensione di 50 x 30 km, e un centinaio di file MP3, e lo spazio ancora a disposizione è parecchio.
La presenza della tecnologia NFC permette di sfruttare Zepp Pay per i pagamenti dal polso, senza che sia necessario avere uno smartphone o la carta di credito. Come sempre il numero di istituti di credito supportati è limitato, ma utilizzando Curve (qui maggiori informazioni) potete abbinare qualsiasi carta di credito italiana. Il sistema è collaudato e affidabile e non ci ha dato problemi nei tanti esercizi commerciali in cui lo abbiamo provato.
La vera sorpresa di Balance 2 XT è l’autonomia. Amazfit dichiara fino a 21 giorni in condizioni di utilizzo ottimale, e nelle nostre prove questa indicazione è stata non solo rispettata, ma addirittura sottostimata. Con un utilizzo normale, che include tre sessioni di allenamento settimanali con GPS attivo, monitoraggio del sonno sempre attivo, notifiche abilitate e qualche chiamata Bluetooth, siamo riusciti a raggiungere senza problemi i 18 giorni prima di dover ricaricare lo smartwatch.
Se vi limitate a un uso più leggero, senza GPS, potete facilmente raggiungere e superare i 21 giorni dichiarati. Con il GPS sempre attivo l’autonomia scende a circa 39 ore, un dato comunque eccezionale che vi permetterà di affrontare anche ultramaratone o escursioni di più giorni senza problemi. La ricarica completa richiede circa 2 ore, un tempo nella media per questa categoria di prodotti.
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Considerazioni finali
Amazfit ha centrato l’obiettivo, e non era facile soprattutto considerando che un prodotto ancora valido come Amazfit Balance si trova regolarmente sotto ai 150 euro. L’esperienza d’uso è completa, ci sono tutte le novità più recenti, e le rinunce sono limitate. Il vetro zaffiro in effetti è più resistente del vetro utilizzato su questo modello, ma il trattamento oleofobico utilizzato su questo XT è sicuramente valido. Se poi volete stare più tranquilli con pochi euro potete applicare una pellicola in vetro e ottenere una migliore protezione.
Anche le altre rinunce, a nostro avviso, non sono così gravi: 4 GB di memoria bastano per mappe e per una playlist con un centinaio di brani, il supporto al golf resta una priorità per pochi e l’assenza del doppio altoparlante, così come la certificazione per immersioni subacquee, valgono il prezzo risparmiato.
Certo, se avete un Balance o un dispositivo recente come un Active 2, il gioco non vale la candela, le novità ci sono ma a nostro avviso potete anche farne a meno. Se però volete darvi al running e volete dati aggiornati, consigli su misura e un sacco di informazioni aggiuntive, questo Amazfit Balance 2 XT ha decisamente senso, molto più del suo “fratello maggiore” Balance 2.
Pro:
- autonomia strepitosa
- GPS preciso
- schermo AMOLED
- monitoraggio salute completo
Contro:
- solo 4GB di memoria interna
- vetro più delicato dello zaffiro
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