Con l’art.82 contenuto all’interno del decreto Cura Italia, il Governo italiano sprona gli operatori telefonici a fare il possibile per incrementare la qualità delle reti e per garantirne il funzionamento. Parallelamente alla richiesta del nostro Governo, anche l’Unione Europea, nelle vesti del Commissario Thierry Breton, aveva chiesto ai più grandi player nel settore dello streaming e del Web – Netflix, Google (YouTube) – di ridurre la qualità dei servizi offerti per non gravare troppo sulle reti europee.

Amazon Prime Video ridurrà i bit rate dei contenuti per colpa del Coronavirus

Ebbene, dopo la riduzione dei bit rate dei video Netflix per 30 giorni e del limite standard a qualità SD per i contenuti video su YouTube, anche Amazon Prime Video si accoda annunciando che ridurrà il bit rate dei suoi contenuti video. Di fatto Amazon Prime Video si allinea a quanto fatto da Netflix e ne segue la stessa strategia, anche se il servizio offerto dalla compagnia di Bezos si è riservata di informarci sulla durata del procedimento.

In un comunicato ufficiale rilasciato dalla compagnia, “Prime Video collabora con le autorità locali e i provider di servizi Internet laddove necessario per contribuire a mitigare qualsiasi congestione della rete, anche in Europa, dove abbiamo già avviato gli sforzi per ridurre i bit rate di streaming mantenendo un’esperienza di streaming di qualità per i nostri clienti“.

La mossa di Amazon Prime Video e di Netflix sembrano essere più restrittive rispetto a quella di YouTube, dove il limite dei video a qualità SD può essere “aggirato” scegliendo una maggiore definizione dal classico pannello.