Fra le novità che Apple ha pubblicizzato meno di iOS 13 e iPadOS ma che invece ha una notevole importanza per l’espansione dell’ecosistema di Siri è l’introduzione di nuove API per SiriKit che permettono, alle app di riproduzione multimediale, di essere gestite dall’assistente digitale. Seppur non sarà la prima, Spotify si appresta a integrare le nuove API (la prima è stata Pandora).

Chi può usare Siri con Spotify

Al momento coloro che sono iscritti al programma beta di Spotify su iOS possono accedere alla funzione e sfruttare Siri non solo per il controllo multimediale (pausa, play, vai avanti 30 secondi, prossima canzone ecc.) ma anche per avviare la riproduzione. Per tali utenti basta semplicemente dire un comando del tipo “Hey Siri, riproduci ‘Eri Bellissima’ di Ligabue su Spotify” per avviare la riproduzione.

spotify siri

L’avvio della riproduzione comunque non è limitata a una canzone specifica o a un artista ma è possibile anche richiedere a Siri di riprodurre un determinato album, una playlist oppure anche un determinato genere musicale.

Il redattore di The Verge, Tom Warren, ha mostrato su Twitter il funzionamento di questa nuova funzione mediante un video:

Purtroppo Apple non permette di impostare una determinata app di streaming come scelta di default con Siri, il che significa che ogni comando dovrà contenere “… su Spotify/Pandora” alla fine.

Inoltre, pur non essendo una cosa che riguarda noi italiani vista la sua assenza nel nostro mercato, dal momento che HomePod utilizza una versione ridotta di iOS, le nuove API del SiriKit sono accessibili anche da lì. Non ne siamo certi ma la stessa cosa dovrebbe avvenire anche su tvOS 13 e, per le versioni dotate di LTE, su Apple Watch.

Nonostante si tratti di una funzione molto importante, non possiamo non farvi notare che su Android e sugli smart speaker Google Home che hanno acceso a Google Assistant e sugli smart speaker Amazon Echo che hanno accesso ad Alexa, il supporto a diverse app di streaming multimediale è presente ormai da diverso tempo.