La sfida alla batteria perfetta sta entrando sempre più nel vivo e, fra aziende che sviluppano e testano batterie al grafene e aziende che commercializzano batterie di alluminio, troviamo Apple che ha appena investito ben 600 milioni di dollari per acquisire l’azienda Dialog Semiconductor, impegnata nello sviluppo di chip per il sistema di gestione energetica e già collaboratore di lungo corso.

Il colosso di Cupertino quindi ha preso una via diversa rispetto alla concorrenza, cercando di migliorare i propri iPhone, iPad e Apple Watch non tanto nella qualità delle batterie ma quanto nella gestione dell’energia. Insomma, i nuovi iDevice dovrebbero essere più efficienti.

Apple investe 600 milioni di dollari per migliorare l'autonomia di iPhone, iPad e Apple Watch 1

Quella somma di denaro è stata divisa in due tranche: $300 milioni in contanti pagano per una parte della società di Dialog, comprese le tecnologie di gestione dell’alimentazione, le licenze, le risorse e oltre 300 dipendenti che ora lavoreranno per Apple. Gli altri 300 milioni saranno investiti nello sviluppo di nuovi prodotti che Dialog farà uscire entro i prossimi tre anni.

Dialog ha una profonda esperienza nello sviluppo di chip, e siamo entusiasti di avere questo talentuoso gruppo di ingegneri che da tempo supporta i nostri prodotti che ora lavorano direttamente per Apple“, Johny Srouji, il vicepresidente senior della divisione Hardware Technologies di Apple, ha dichiarato in una nota. “Il nostro rapporto con Dialog risale ai primi iPhone e non vediamo l’ora di continuare questa relazione di lunga data con loro.”

Apple investe 600 milioni di dollari per migliorare l'autonomia di iPhone, iPad e Apple Watch 2

I 300 ingegneri di Dialog che ora saranno dipendenti Apple hanno riferito di aver già lavorato a stretto contatto con la società. Queste persone continueranno a lavorare fuori dagli uffici in tutta Europa mentre Apple rileva anche alcune strutture Dialog in Italia, Germania e Regno Unito.

L’acquisizione di Dialog indica la serietà dell’azienda nel creare i propri chip, partendo dai SoC e passando a quelli per la gestione dell’alimentazione. Vista la complessità delle altre componenti, difficilmente vedremo Apple realizzare in casa display, memorie e fotocamere.