Il Procuratore Generale dell’Arizona Mark Brnovich ha intentato una causa contro Google in quanto accusata di continuare a tracciare la posizione degli utenti Android anche dopo che questi abbiano disattivato il tracking della posizione. Come riporta il Washington Post, l’accusa sottolinea come in realtà la compagnia americana continui a tracciare la posizione degli utenti Android per offrire alcune particolari funzionalità come le previsioni meteo o le ricerche utilizzando Google Chrome.
Multa da 10000 dollari a sanzione
Brnovich starebbe chiedendo alla corte di multare Google per 10000 dollari a sanzione in quanto, secondo la sua tesi, avrebbe continuato a generare ricavi offrendo pubblicità mirata agli utenti dello stato dell’Arizona. Ovviamente la risposta di Google non si è fatta attendere e, come comunicato ai colleghi di The Verge, l’azienda sottolinea come il Procuratore Generale e gli avvocati abbiano in qualche modo mal interpretato i servizi offerti da Google.
Il Procuratore Generale, dal canto suo, ci tiene a ribadire che l’Arizona è uno stato che non permette un comportamento simile e che tutte le aziende devono rispettare le norme anti frode: “potrebbero essere la compagnia più innovativa al mondo, ma ciò non significa che siano al di sopra della legge“.
Non è la prima volta che Google si trova in una situazione del genere. La privacy di Android è un aspetto molto delicato per la compagnia statunitense e, a onor del vero, si sta muovendo sempre più per rendere più semplice e immediato il controllo del tracking tramite posizione.
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