Sono ormai passati diciotto mesi dal lancio di DreameBot L10s Ultra (qui la nostra recensione), un prodotto che ha sancito un netto passo in avanti nel mercato degli aspirapolvere robot, e sei mesi dall’arrivo di DreameBot L20 Ultra (che abbiamo recensito in questo articolo), che ha portato tale concetto a un livello ancora superiore. Ora è la volta di DreameBot L10s Pro Ultra Heat, un giusto compromesso, soprattutto dal punto di vista economico, tra i due.

Sì, perché il prezzo di lancio è di 999 euro, decisamente inferiore rispetto a L20 Ultra, anche se è possibile trovarlo a prezzo più basso in occasione delle numerose promozioni online, e le novità rispetto al predecessore sono molte, alcune delle quali mutuate da L20 Ultra. Lo stiamo utilizzando da parecchie settimane ed è quindi giunto il momento di parlarvene approfonditamente nella nostra recensione completa.

Completo e intelligente

Recensione DreameBot L10s Pro Ultra Heat, come un top di gamma ma meno costoso 1

Sulla carta le differenze con DreameBot L20 Ultra sono davvero pochissime, visto che il modello più recente eredità molte delle funzioni del fratellone maggiore. La batteria è leggermente più piccola e il montaggio e smontaggio dei moci rotanti non avviene autonomamente. Al netto di queste due funzioni cambia davvero poco, anzi, il nuovo robot è anche in grado di lavare i moci con acqua calda per una igiene ancora maggiore.

La potenza di aspirazione è particolarmente elevata e si attesta a 7.000 Pa, un valore molto elevato che permette al robot di raccogliere senza problemi qualsiasi tipo di sporco, dalla polvere più sottile alle briciole più grandi. L’algoritmo di navigazione è ancora una volta al vertice della categoria, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale e alla telecamera frontale.

Quest’ultima ha molteplici funzioni, a partire dal rilevamento e riconoscimento degli ostacoli, per evitarli in maniera intelligente ottimizzando la navigazione. Può essere utilizzata anche per sorvegliare la casa da remoto, sia durante il lavaggio sia con l’apposita funzione, ma la funzione più interessante, soprattutto per chi ha parquet o grandi piastrelle, è quella che permette al robot di seguirne l’orientamento, andando così a pulite in maniera ancora più accurata le fughe.

È possibile creare, tramite una companion app che è in costante evoluzione, delle aree vietate, molto utile se avete l’albero di Natale o il tappeto con i giochi dei bambini, ma anche se avete tappeti particolarmente pregiati, in particolare a pelo lungo. DreameBot L10s Pro Ultra Heat è infatti in grado di alzare i moci di ben 10,5 millimetri, per evitare di lasciare tracce bagnate dietro di se o inumidire i tappeti, ma se questi ultimi hanno il pelo particolarmente lungo c’è la possibilità che si bagnino. Grazie alla companion app potete inoltre creare una sequenza di pulizia, scegliere quali stanze lavare e quali no, aggiungere delle pareti virtuali per impedire l’accesso in determinate stanze e attivare la funzione CleanGenius.

Quest’ultima adatta le prestazioni del robot al livello di sporco rilevato sul pavimento, regolando quindi la potenza di aspirazione e l’eventuale livello di lavaggio per garantire la massima pulizia possibile, il tutto senza che sia necessario l’intervento dell’utente. Resta sempre qualche problema con i tappeti più piccoli e leggeri e il nostro consiglio è sempre quello di rimuoverli prima di iniziare le pulizie, per evitare di trovarli in qualche angolo della casa.

Da L20 Ultra il nuovo robot eredita anche una delle funzioni più utili che abbiamo visto in questi ultimi anni, vale a dire la tecnologia MopExtend. Uno dei principali problemi dei moci rotanti utilizzati ormai su tutti i robot di fascia media e alta, è che non arrivano fino al bordo dei mobili e delle pareti, lasciando quindi un’area della casa sporca.

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Con la nuova soluzione introdotta lo scorso anno da Dreame, il mocio presente sul lato destro del robot si estende verso l’esterno così da raggiungere i bordi delle pareti, dei mobili e di eventuali ostacoli che incontra sul proprio cammino. Il tutto senza alcuna difficoltà e in maniera intelligente”il mocio viene infatti esteso solo in prossimità delle pareti e ritratto quando il robot si trova lontano da esse.

Stazione di ricarica evoluta

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Ci siamo ormai abituati a stazioni di ricarica decisamente evolute e questo DreameBot L10s Pro Ultra Heat non si tira certo indietro. Oltre a ricaricare la batteria del robot (dell’autonomia vi parleremo tra pochissimo), la stazione integra tutto quello che serve per renderlo completamente autonomo. Nella parte superiore, protetti da un coperchio, troviamo i contenitori per l’acqua pulita e per quella sporca. La prima serve per ricaricare il serbatoio interno del robot e per lavare i panni (utilizzando acqua calda come lascia intendere il nome), la seconda è raccolta al termine del lavaggio dei panni, prima che questi ultimi vengano asciugati con aria calda, per velocizzare il processo.

Nella parte frontale della stazione sono invece presenti il sacchetto per la raccolta dello sporco aspirato dal robottino, sufficiente per contenere lo sporco di un paio di mesi, e il vano per inserire il serbatoio con la soluzione detergente (fornito nella confezione di vendita). La soluzione viene aggiunta in maniera automatica quando viene riempito il serbatoio con acqua pulita, così da migliorare sensibilmente la qualità della pulizia.

È inoltre possibile acquistare separatamente un kit che permette di collegare la stazione a uno scarico e a un rubinetto, così da evitare di dover riempire il contenitore dell’acqua pulita e vuotare quello dell’acqua sporca. Nonostante i contenitori siano decisamente capienti, 4 litri quello dell’acqua pulita e 4,5 litri quello dell’acqua sporca, le dimensioni sono più contenute rispetto alla stazione di L20 Ultra, risultando quindi più facile da collocare in casa.

Ottima autonomia

La capacità della batteria è allineata con la maggior parte dei modelli in commercio e raggiunge i 5.200 mAh, dato che garantisce almeno tre ore di utilizzo in condizioni normali. Questo significa che potete tranquillamente pulire una casa di circa 250 metri quadri senza che il robot sia costretto a tornare a caricarsi. Nel caso dovesse succedere, tornerà alla base quando la batteria raggiunge il 20% e riprenderà la pulizia da dove si era interrotto, senza quindi lasciare indietro alcuna stanza o ambiente.

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Va detto che l’autonomia scende se utilizzate la modalità CleanGenius, che aumenta i tempi di pulizia in quelle aree che vengono contrassegnate come molto sporche e che necessitato di più passaggi. In ogni caso abbiamo portato tranquillamente a termine la pulizia di un ambiente di poco più di 100 metri quadri senza alcun problema, con una quantità di carica che va dal 60% nella modalità normale al 30% in modalità CleanGenius, e con un paio di stanze abbastanza sporche.

Ovviamente il dato cambia a seconda che decidiate o meno di utilizzare la funzione di lavaggio del pavimento, in base anche alla potenza di aspirazione e all’eventuale quantità di acqua rilasciata sul pavimento.

Considerazioni finali

A questo punto, DreameBot L10s Pro Ultra Heat può rappresentare l’alternativa ideale a DreameBot L20 Ultra? La domanda è sicuramente lecita, anche se in realtà parliamo di due prodotti di fasce differenti. Il secondo offre diverse funzioni in più, a partire dal montaggio e smontaggio autonomi dei moci, ma le funzioni del primo sono comunque adeguate e puntano più che altro ad alzare il tiro anche nella fascia media del mercato e rappresenta un interessante migliormaneto del L10s Ultra. Quale scegliere sta dunque a voi, magari confrontandoli quando sono in promozione e anche il modello più costoso finisce per scendere sotto i 1.000 euro, diventando decisamente appetibile.

Al momento in cui scriviamo questa recensione potete trovare DreameBot L10s Pro Ultra Heat su Amazon a 849,99 euro invece di 999,99 euro. Oppure Dreame L20 Ultra a 1049€ invece di 1299€.