Google, in un interessante post sul blog ufficiale, ci permette di scoprire come fa a gestire in maniera ottimale i Knowledge Panel, ovvero quei particolari pannelli informativi che vengono mostrati di fianco al risultato di ricerca sulla versione desktop e mobile. Il ruolo di questi panelli è quello di offrire all’utente alcune informazioni chiave in correlazione ad un argomento di interesse; questi dati vengono automaticamente raccolti e gestiti da Knowledge Graph, un elemento fondamentale e strettamente correlato a Knowledge Panel.

Come funziona Knowledge Panel

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Ognuno di noi entra in contatto con i Knowledge Panel ogni giorno e più volte al giorno. Questi, disponibili a destra nella versione desktop, presentano le informazioni più importanti e comuni circa un topic. Nonostante ogni Knowledge Panel sia diverso dall’altro, tutti sono accomunati dai seguenti elementi:

  • titolo e breve sintesi dell’argomento richiesto;
  • una descrizione più lunga del soggetto dell’argomento;
  • una o più immagini della persona, del luogo o della cosa cercata;
  • alcuni fatti chiave circa il soggetto dell’argomento;
  • collegamenti a siti web ufficiali o profili social.

Ma, come ben sappiamo, Knowledge Panel potrebbe anche includere elementi come:

  • le canzoni di un particolare artista;
  • nuovi episodi di una serie televisiva;
  • lista dei giocatori di una squadra sportiva.

Come dicevamo ad inizio news, tutte le informazioni su cose e persone vengono automaticamente raccolte da Knowledge Graph, ovvero un sistema lanciato nel 2012 ed in grado di comprendere i fatti e le informazioni circa un determinato argomento discusso all’interno di tutto il web. Dal suo arrivo, Knowledge Graph ha raccolto più di 500 miliardi di informazioni appartenenti a più di 5 miliardi di argomenti differenti.

Molte delle informazioni vengono raccolte da Wikipedia, l’enciclopedia più importante al mondo, ma anche da altre fonti come siti web. Il passare degli anni ha però obbligato Google ad apportare alcune modifiche al sistema per gestire correttamente l’esplosione dei dispositivi mobile. Questi, oggi, rappresentano i dispositivi da cui provengono le maggiori ricerche su Google, dove invece un tempo era il desktop a comandarle.

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Questo ha ovviamente cambiato il modo in cui Knowledge Panel mostra le informazioni agli utenti, dove su mobile vengono proposte all’utente sotto forma di piccoli pannelli separati.

Knowledge Graph non è infallibile

Malgrado Knowledge Graph svolga un lavoro egregio, alcune volte potrebbe capitare di trovarsi difronte a qualche piccolo errore. Questi vengono corretti da un altro sistema automatizzato realizzato da Google ma, come qualsiasi cosa creata dall’uomo, non è esente da errori. Nel caso in cui dovesse essere presente una dichiarazione errata o una informazione non corretta, utilizzando il tasto “Feedback” presente in Knowledge Panel, Google viene messa a conoscenza di eventuali correzioni da apportare.

Un team incaricato si occupa di analizzare i feedback per cercare di capire come una specifica inesattezza sia riuscita a superare i sistemi di correzione automatica di Google. In questo modo vengono anche rimossi fatti inaccurati che violano le policies di Google, dando maggiore priorità ad informazioni di carattere pubblico in ambito scientifico, medico e storico.

Molti Knowledge Panel possono essere “reclamati” da alcuni soggetti, come ad esempio personaggi pubblici o aziende, che possono indicare a Google di apportare modifiche o di suggerire cambiamenti come ad esempio una fotografia preferita. Questo è altrettanto vero per le aziende che, tramite Google My Business, possono gestire i Knowledge Panel per inserire informazioni circa gli orari di apertura, i contatti e i numeri telefonici.