Dopo quasi quattro anni di attesa, Garmin è pronta a rilanciare la sua linea di smartband dedicati al fitness con un aggiornamento che potrebbe segnare un punto di svolta: il Vivosmart 6. Secondo un’indiscrezione riportata e confermata da diverse fonti internazionali, il dispositivo aggiungerà per la prima volta il GPS integrato, superando uno dei limiti più evidenti del modello precedente.
L’annuncio ufficiale sembrerebbe atteso per il CES 2026, la fiera di Las Vegas dedicata all’elettronica di consumo, in programma dal 6 al 9 gennaio.
Indice:
Un leak multiplo svela il prossimo, attesissimo, tracker di Garmin
Le prime tracce del Vivosmart 6 sono emerse da filtrazioni su più siti ufficiali Garmin, in particolare quelli svedese e indonesiano, e da una certificazione rilasciata in Corea del Sud per un dispositivo identificato con il numero di modello A04986, classificato come “Fitness Product”. La stessa categoria è stata usata per i precedenti modelli Vivosmart, a conferma che non si tratta di uno smartwatch completo ma di un fitness tracker compatto e leggero.
Dal punto di vista estetico, il Vivosmart 6 dovrebbe mantenere la forma sottile e minimalista della serie, ma con un look più curvo e materiali più premium. Il pulsante fisico, introdotto con successo sul Vivosmart 5, sarà probabilmente confermato, insieme ai cinturini intercambiabili.
Su Garmin Indonesia, nei metadati del sito, si legge una descrizione inequivocabile:
“Il Vivosmart 6 è un elegante braccialetto sportivo adatto a uomini e donne, dotato di GPS integrato e di oltre 30 modalità sportive per il monitoraggio di camminate, corse, ciclismo, nuoto e perfino attività per utenti in sedia a rotelle.”


Una conferma importante, che lascia intuire una svolta significativa per la gamma, finora dipendente dal GPS dello smartphone.
Finora, il Vivosmart 5 (lanciato nell’aprile 2022) utilizzava il “connected GPS”, ossia un termine di marketing per indicare la classica connessione al GPS del telefono. Con il nuovo modello, Garmin permetterà di registrare percorsi e distanze in modo autonomo, migliorando la precisione dei dati e offrendo finalmente un’esperienza piuttosto completa anche senza lo smartphone, durante l’attività fisica all’aperto.
L’aggiunta di questa funzione lo mette in diretta concorrenza con il Fitbit Charge 6 e con gli orologi GPS economici come il Garmin Forerunner 55, che si posizionano tra i 150 e i 200 dollari.
L’introduzione del GPS sarà accompagnata da una selezione più ampia di modalità sportive, da 14 a oltre 30, e da un display potenzialmente AMOLED, più luminoso. Anche se l’autonomia potrebbe ridursi, Garmin punta su nuovi sensori più efficienti per mantenere almeno cinque giorni di durata.
Continuando a citare la fonte originale, molti dei miglioramenti software introdotti su Venu e Forerunner negli ultimi due anni dovrebbero arrivare anche sul Vivosmart 6 e dovrebbero essere i seguenti:
- HRV Status, per monitorare la variabilità della frequenza cardiaca e il recupero;
- Health Status, una panoramica sulla salute generale;
- Nap Detection, per rilevare automaticamente i riposi brevi;
- Sleep Coach, il coach del sonno basato su IA;
- Jet Lag Advisor, per gestire meglio i fusi orari nei viaggi.
Garmin si troverà a competere in un mercato sempre più polarizzato: da un lato i tracker economici cinesi (Xiaomi, Amazfit) sotto i 60 dollari, dall’altro gli smartwatch completi sopra i 300. La fascia media, tra 150 e 200 dollari, resta difficile ma ancora strategica per chi cerca un dispositivo leggero, senza abbonamenti e con GPS.
Il Vivosmart 6 manterrà probabilmente il modello “tutto incluso” di Garmin, senza piani a pagamento. Una scelta che lo differenzia da Fitbit, che richiede un abbonamento mensile da 9,99 dollari per sbloccare le funzioni avanzate o da altri concorrenti nel settore come Whoop la cui sottoscrizione può arrivare a costare anche 40 euro mensili, seppur si tratti di un segmento di prodotto diverso.
Il debutto è previsto per gennaio 2026, in concomitanza con il Consumer Electronics Show di Las Vegas. Garmin ha già utilizzato questo palcoscenico per lanciare prodotti come il Lily 2 (2024) e l’Instinct 3 (2025), e il tempismo suggerisce che il Vivosmart 6 sarà il protagonista della linea fitness del nuovo anno.
Un lancio cruciale per Garmin
Come riporta la fonte, con il mercato dei fitness tracker in calo del 25% dal 2021, il Vivosmart 6 rappresenta per Garmin una ghiotta occasione per rivitalizzare un segmento in difficoltà, offrendo un dispositivo che possa proporre un equilibrio tra tracciamento avanzato del benessere digitale e funzioni smart in un form factor sempre più popolare.
In quest’ottica il vero ago della bilancia sarà il prezzo: infatti se il nuovo bracciale dovesse venire davvero lanciato al di sotto della soglia dei 200 euro potrebbe ritagliarsi un ruolo cruciale nel settore.
In copertina, Garmin Vivosmart 5
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