Negli ultimi giorni il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale la nuova lista degli eventi considerati di rilevante interesse per la collettività, un elenco che, come alcuni di voi potrebbero ricordare, non veniva aggiornato dal lontano 2012 e che ora torna a fare chiarezza su ciò che, per legge, deve essere visibile gratuitamente in TV da tutti gli italiani. Una decisione che, come spesso accade quando parliamo di norme che coinvolgono sport, cultura e identità nazionale, arriva al termine di un percorso lungo, articolato, ricco di passaggi istituzionali e consultazioni pubbliche.

Si tratta di una misura che affonda le sue radici nella storica direttiva europea Televisione senza frontiere del 1997, poi recepita e declinata dagli Stati membri per tutelare l’accesso a eventi considerati fondamentali, sia per motivazioni culturali, sia per il forte impatto identitario che rappresentano per un Paese. Nel caso italiano, a governare la materia è oggi il TUSMA, il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi del 2021, che attribuisce proprio al MIMIT il compito di aggiornare periodicamente questi elenchi.

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Le novità della lista di eventi che devono essere trasmessi in chiaro in TV

L’aggiornamento non è arrivato all’improvviso, il ministero aveva avviato una consultazione pubblica nel 2023, seguita da un parere dell’AGCOM nel 2024 e, successivamente, dalla notifica alla Commissione Europea, che ha verificato la compatibilità delle nuove norme con il quadro comunitario; solo dopo il via libera formale è stato possibile procedere al Decreto del 2025, ora ufficialmente pubblicato.

Da sottolineare un dettaglio non banale: non tutti gli eventi entrano immediatamente nel regime di obbligatorietà, per quelli i cui diritti sono stati acquisiti prima della pubblicazione in Gazzetta, le nuove regole scatteranno solo alla scadenza dei contratti già in essere, evitando così conflitti legali o richieste di risarcimento da parte dei titolari dei diritti.

Inoltre, elemento spesso frainteso, solo le partite della nazionale italiana ai Mondiali e agli Europei di calcio devono essere trasmesse in diretta integrale; per gli altri appuntamenti tocca invece alle emittenti decidere se optare per la diretta o per la differita, per una trasmissione integrale o per un formato ridotto.

La lista, estesa e articolata, comprende sia grandi competizioni sportive, sia appuntamenti culturali particolarmente identitari; ecco tutti gli eventi che devono essere trasmessi in chiaro in TV da subito:

  • Olimpiadi estive
  • Olimpiadi invernali
  • Partite della nazionale italiana ai Mondiali di calcio (tutte + finale, in diretta integrale obbligatoria)
  • Partite della nazionale italiana agli Europei di calcio (tutte + finale, in diretta integrale obbligatoria)
  • Tutte le partite ufficiali della nazionale italiana di calcio
  • Semifinali e finali di Champions League ed Europa League con squadre italiane
  • Incontri del Sei Nazioni con l’Italia
  • Semifinali e finali dei Mondiali di rugby con la nazionale italiana
  • Semifinali e finali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup con squadre italiane
  • Semifinali e finali degli Internazionali d’Italia con atleti italiani
  • Giro d’Italia
  • Mondiali di ciclismo su strada
  • Semifinali e finali dei Mondiali di basket con l’Italia
  • Semifinali e finali dei Mondiali di pallanuoto con l’Italia
  • Semifinali e finali dei Mondiali di pallavolo con l’Italia
  • Gran Premi di Formula 1 in Italia
  • Gran Premi di MotoGP in Italia
  • Festival di Sanremo
  • Prima della stagione lirica del Teatro La Scala di Milano
  • Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia

Invece, per i seguenti eventi, l’obbligo di trasmissione in chiaro in TV scatterà solo al termine degli accordi già siglati:

  • Paralimpiadi estive
  • Paralimpiadi invernali
  • Semifinali e finali di Conference League con squadre italiane
  • Finale di Coppa Italia
  • Finale di Supercoppa di Lega
  • Semifinali e finali della United Cup con l’Italia
  • Semifinali e finali dei tornei del Grande Slam con atleti italiani
  • Semifinali e finali di ATP e WTA Finals, Masters 1000 e WTA 1000 con atleti italiani
  • Tappe italiane del Tour de France
  • Finali mondiali di atletica (in Italia o con italiani in gara)
  • Finali mondiali di nuoto (in Italia o con italiani in gara)
  • Finali mondiali di ginnastica (in Italia o con italiani in gara)
  • Finali mondiali di scherma (in Italia o con italiani in gara)
  • Finali mondiali di pattinaggio (in Italia o con italiani in gara)
  • Finali mondiali di sci alpino (in Italia o con italiani in gara)
  • Serata finale dell’Eurovision Song Contest
  • Prima della stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli

Questo aggiornamento, sicuramente atteso da molti utenti che seguono con attenzione i rapporti tra media, diritti televisivi e interesse pubblico, rappresenta un passo importante verso una maggiore chiarezza, soprattutto in un periodo storico in cui i servizi a pagamento sono cresciuti rapidamente e in cui sempre più eventi finiscono dietro paywall.

Resta ora da capire come si muoveranno le emittenti, quali strategie adotteranno i broadcaster e, ovviamente, come reagirà il pubblico che potrà continuare ad accedere a una parte significativa delle competizioni e degli eventi più importanti senza la necessità di abbonamenti aggiuntivi.