Nel vasto universo delle personalizzazioni tecnologiche, che spesso e volentieri affonda le sue radici nella nostalgia degli anni ’90, ogni tanto compare un progetto talmente particolare da attirare non solo l’attenzione degli appassionati di moda o di retrogaming, ma anche di chi semplicemente ama vedere fin dove possa spingersi la creatività quando incontra la tecnologia. È esattamente il caso delle AIR SNES, la reinterpretazione ultra custom delle Nike Air Max 90 realizzata dal designer Gustavo Bonzanini per celebrare il 35° anniversario del Super Nintendo, o meglio del Super Famicom, come veniva chiamato originariamente in Giappone.
Parliamo di una creazione che, come sempre accade con i progetti più curiosi e fuori dagli schemi, nasce da una domanda semplice: è possibile trasformare una sneaker in una console completamente funzionante, senza rinunciare al fascino degli anni ’90? La risposta, sorprendentemente, è sì, anche se con qualche compromesso inevitabile.
Una sneaker che gioca davvero ai titoli SNES
Per evitare l’impossibile, ossia ridurre l’hardware originale del SNES a dimensioni tali da entrare in una scarpa che fosse comunque indossabile, Bonzanini ha scelto un approccio decisamente più pragmatico: utilizzare un Raspberry Pi Zeo W, più che sufficiente per gestire l’emulazione dei giochi a 16 bit tramite RetroPie. Il tutto è poi stato personalizzato per richiamare l’aspetto e le funzionalità tipiche dell’epoca, con dettagli visivi e scelte tecniche che puntano a rievocare fedelmente il look del 1990.
Un dettaglio interessante, che molti avranno notato guardando l’immagine in copertina, è che l’elettronica non è alloggiata nella suola, come ci si aspetterebbe da una sneaker modificata, ma dentro la linguetta; qui trovano posto sia il microcomputer sia una batteria capace di garantire circa 30 minuti di gioco, un valore ovviamente simbolico ma sufficiente per dimostrare la funzionalità del progetto.

Il Raspberry Pi integra una porta mini HDMI, ma Bonzanini ha voluto rendere l’esperienza ancora più autentica aggiungendo un piccolo convertitore analogico, così da permettere il collegamento della sneaker-console ai televisori tramite i classici cavi RCA; una scelta volutamente retrò, che completa il quadro nostalgico e rende il progetto del nuovo SNES ancora più vicino alle sensazioni dell’epoca originali.
L’altra chicca è il controller, Bonzanini ha mantenuto un gamepad SNES originale, aggiornandolo però con un kit 8BitDo che gli permette di comunicare con la sneaker tramite Bluetooth, eliminando così l’ingombro dei cavi. Un equilibrio interessante tra autenticità e praticità moderna, tanto per fare un esempio di come design e tecnologia possano dialogare senza snaturarsi.

Alla luce dell’interesse crescente verso il retrogaming e dell’esplosione della cultura sneaker, è evidente che un progetto come le AIR SNES avrebbe tutte le carte in regola per trasformarsi in un fenomeno commerciale; tuttavia, come spesso accade con le personalizzazioni artistiche, Bonzanini ha deciso di mantenere la sua creazione a un pezzo unico, senza alcuna previsione di produzione su larga scala.
Un vero peccato per gli appassionati, che dovranno dunque pazientare ancora un po’ prima di vedere qualcosa di simile arrivare sul mercato, ammesso che ciò accada davvero. Ma è proprio questa unicità, dopotutto, a rendere le AIR SNES un esempio perfetto di come un’idea fuori dal comune possa trasformarsi in un oggetto capace di affascinare, divertire e ovviamente far parlare di sé.
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