Anthropic ha ufficializzato una nuova collaborazione strategica con Google Cloud, che segna uno dei più grandi impegni infrastrutturali mai assunti nel settore dell’intelligenza artificiale; l’accordo garantisce che l’azienda (fondata da ex membri di OpenAI) abbia accesso fino a un milione di unità di elaborazione tensoriale (TPU), con un’espansione della capacità di calcolo superiore a 1 gigawatt entro il 2026. L’obbiettivo è sostenere la crescita vertiginosa di Claude e puntare a circa 7 miliardi di dollari di ricavi annuali.
Accordo miliardario tra Anthropic e Google
Le stime di settore collocano l’investimento necessario per una capacità di 1 gigawatt intorno ai 50 miliardi di dollari, di cui ben 35 destinati ai chip; una scala che rende l’intesa tra Google e Anthropic una delle più rilevanti a livello globale nel campo dell’IA generativa.
A differenza di altri operatori, Anthropic non si lega a un solo fornitore: la sua architettura è multi cloud, con le TPU di Google affiancate dai chip Trainium 2 di Amazon e dalle GPU NVIDIA, suddivisi per tipologia di carico (addestramento, inferenza, ricerca). Questo approccio consente di ottenere il massimo equilibrio tra prestazioni, costi e resilienza operativa, evitando colli di bottiglia e blocchi.
Non è un caso che, durante la recente interruzione dei servizi AWS, Anthropic non abbia registrato alcun disservizio, la ridondanza garantita dall’approccio multi cloud ha infatti permesso a Claude di restare operativo senza impatti. L’azienda continua inoltre a mantenere controllo completo sui pesi dei modelli, sui prezzi e sui dati dei clienti, segnando una distanza netta dai competitor più dipendenti da un singolo partner cloud.
Vale la pena ricordare che Amazon resta comunque il partner finanziario più importante dell’azienda, con 8 miliardi di dollari investiti contro i 3 miliardi versati da Google (più un miliardo aggiuntivo annunciato a gennaio 2025); l’azienda di Mountain View tuttavia, cementa così il suo ruolo infrastrutturale a lungo termine.
La nuova capacità computazionale serve a sostenere un mercato in accelerazione, Claude viene infatti già utilizzato da 300 mila aziende, registrando un incremento di 300 volte negli ultimi due anni, con un aumento del numero di grandi clienti di ben 7 volte rispetto all’anno precedente; il chatbot di Anthropic ha raggiunto ricavi annualizzati da 500 milioni di dollari in appena due mesi.
Gli analisti vedono nell’ascesa di Claude non solo una crescita diretta per Anthropic, ma anche un volano per i fornitori di infrastrutture, se diventerà lo strumento IA standard nelle aziende i consumi cloud si trasformeranno in ricavi strutturali per AWS e Google per molti anni.
Questa mossa rafforza la posizione competitiva di Anthropic come attore ibrido, capace di bilanciare partner infrastrutturali diversi senza rinunciare al controllo tecnologico; in un mercato in cui molte aziende inseguono progetti di scala ancora più imponenti ma dai tempi incerti, Anthropic scommette su una crescita rapida, sostenuta e già monetizzata.
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