Durante la presentazione dello scorso settembre, Apple aveva insistito molto sull’idea che la singola fotocamera dell’iPhone Air racchiudesse quattro obbiettivi in tasca, ovvero le equivalenti lunghezze focali da 26 mm, 28 mm, 35 mm e 52 mm ricavate tramite ritaglio digitale. Una promessa ambiziosa, pensata per far percepire l’Air come una sorta di via di mezzo ideale tra l’iPhone standard e il modello Pro, pur mantenendo un form factor sottilissimo e molto leggero.

A distanza di qualche settimana, il fotografo Tyler Stalman, che tradizionalmente mette alla prova ogni nuova generazione di smartphone Apple, ha pubblicato la sua recensione approfondita e, come spesso accade nei suoi video, l’analisi è estremamente concreta e orientata all’uso reale.

Come si comporta iPhone Air dal punto di vista fotografico, secondo un fotografo

Partiamo subito dal punto più importante, nell’uso quotidiano, quando si scatta con il classico 1x, la maggior parte degli utenti non noterà differenze rispetto all’iPhone 17 Pro, perché la resa globale dell’immagine resta pressoché  identica. Stalman segnala un leggerissimo ammorbidimento del dettaglio ai bordi dell’inquadratura, una sorta di micro sfocatura che diventa evidente solo se si osservano le foto ingrandendole su display più grandi; dunque un effetto presente, ma quasi impercettibile in condizioni reali, non a caso lui stesso ammette di volerlo menzionare solo per correttezza professionale.

Come spesso avviene per i modelli non Pro, lo zoom 2x non è ottico ma digitale, tuttavia la qualità rimane elevata grazie al Photonic Engine di Apple. Il compromesso però si nota quando si esportano gli scatti su monitor o TV, perché nei test più stressanti è comparso un leggero smearing, cioè una piccola perdita di definizione che non riguarda tanto i colori quanto gli angoli più contrastati dell’immagine; nulla di drammatico, ma è un segnale chiaro di quanto la differenza tra iPhone Air e iPhone 17 Pro emerga più sull’ingrandimento che sulla resa generale.

Curiosamente, l’Air può mettere a fuoco più da vicino del 17 Pro (150 mm contro 200 mm), permettendo quindi di avvicinarsi un po’ di più ai soggetti ravvicinati; tuttavia questo non sostituisce la modalità macro dei modelli Pro, chi fotografa dettagli minuscoli (fiori, texture, elementi tecnici, ecc.) continuerà a sentire la mancanza dell’ultra grandangolare dedicato a questo tipo di scatti.

Sul piano software non manca nulla delle funzioni standard, dai Photographic Styles alla nuova modalità bright introdotta con iOS 26, e anche la nuova funzione spatial scene è presente. Ciò che manca invece è quello che i professionisti apprezzano maggiormente: ProRAW e Apple Log, due strumenti ormai fondamentali per chi lavora con editing avanzato o video cinematografico; anche questo è un chiaro segnale del posizionamento del prodotto, l’iPhone Air è pensato per chi vuole risultati pronti all’uso, non per chi lavora in post produzione.

Uno dei miglioramenti più evidenti di quest’anno è la selfie cam, identica su tutta la linea iPhone 17; sensore più grande, campo visivo più ampio, migliore prestazione in video e supporto al nuovo Center Stage, un vantaggio concreto per vlog, videochiamate e uso social.

Cosa si perde quindi scegliendo l’Air invece del Pro? Niente ultrawide, macro dedicata, teleobbiettivo ottico, LiDAR, ProRAW, Apple Log, USB 2.0 (e non 3.0) e un audio leggermente meno ricco per via di speaker e microfoni ridotti. Tutti elementi che pesano soprattutto per chi crea contenuti in maniera professionale, e molto meno su chi fotografa per ricordo, condivisione o uso social.

Secondo Stalman, il sistema fotografico dell’iPhone Air è esattamente quello che serve alla maggior parte degli utenti, perché si concentra sull’obbiettivo più utilizzato (1x) mantenendo un eccellente equilibrio tra qualità e portabilità; i limiti emergono quasi esclusivamente quando si chiede di più al dispositivo, ossia quando lo si spinge oltre un utilizzo quotidiano e spontaneo, è in quel momento che il mondo Pro torna a fare la differenza.

In altre parole, chi scatta con l’1x troverà nell’iPhone Air un compagno affidabile e quasi indistinguibile dal 17 Pro, ma chi vive di zoom, ProRAW o macro continuerà a preferire il modello di fascia più alta.