Il mondo dei dispositivi indossabili vive una nuova rivoluzione e, questa volta, non è Apple a guidarla; secondo i dati più recenti diffusi da Omdia, nel secondo trimestre del 2025 è Xiaomi a salire sul gradino più alto del podio globale dei wearable, grazie a una crescita anno su anno del 61%, un risultato che segna una svolta importante nel panorama del fitness tech e nella strategia del brand cinese.

Xiaomi domina il mercato dei wearable

Nel periodo analizzato, le spedizioni complessive del settore hanno raggiunto quota 50,2 milioni di unità, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente, un dato che testimonia come le smartband e i fitness tracker continuino a riscuotere grande successo tra gli utenti, soprattutto quelli alla ricerca di funzionalità avanzate a prezzi accessibili.

In questo scenario, la serie Xiaomi Smart Band, insieme alle Redmi Band, ha giocato un ruolo chiave: prodotti compatti, economici e sempre più ricchi di funzioni intelligenti che riescono a colmare il divario tra semplici fitness tracker e smartwatch veri e propri.

La spinta di Xiaomi è stata tale da portarla al primo posto nelle spedizioni globali, davanti a HUAWEI che si posiziona seconda, e Apple che scivola al terzo posto nonostante la sua tradizionale leadership nella fascia premium.

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Dietro i numeri positivi si nasconde un’evoluzione interessante, sebbene le smartband base continuino a trainare i volumi di vendita, il valore complessivo del mercato resta concentrato sugli smartwatch, che nel trimestre hanno rappresentato solo il 32% delle spedizioni, ma ben il 69% del valore totale.

In altre parole, meno persone acquistano orologi intelligenti, ma chi lo fa tende a spendere molto di più; è un equilibrio delicato, che spinge i produttori a differenziare le strategie tra chi punta alla quantità e chi alla redditività.

Le principali aziende del settore stanno infatti riprogettando i propri ecosistemi, più che i singoli dispositivi:

  • Xiaomi sta investendo fortemente su HyperOS, il sistema operativo che unifica smartphone, smartwatch e smartband, offrendo una sinergia totale tra dispositivi mobili, casa connessa e salute digitale
  • HUAWEI dal canto suo continua a costruire un ecosistema sanitario completo basato su HUAWEI Health, che combina analisi dei dati, sensori avanzati e persino servizi in abbonamento
  • Apple, nonostante il calo dell’1% nelle spedizioni, rimane un punto di riferimento nella fascia premium, ma deve ora fare i conti con una concorrenza sempre più aggressiva e tecnicamente matura

Nel frattempo, anche Samsung mostra una crescita moderata, mentre l’indiana Noise completa la top 5, segnalando la crescente importanza dei mercati emergenti nella corsa globale ai wearable.

La battaglia dei dispositivi indossabili non si gioca più solo sulle specifiche tecniche, ma sulla capacità di trattenere l’utente all’interno di un ecosistema coerente e integrato; Xiaomi, almeno per ora, sembra aver trovato la formula vincente: dispositivi accessibili, connessi e perfettamente integrati con il proprio universo software.