Microsoft continua a spingere sull’integrazione tra la propria intelligenza artificiale Copilot e i servizi cloud, e l’ultima novità riguarda l’arrivo di una funzionalità chiamata App Connesse, che consente di accedere direttamente ai file archiviati su OneDrive semplicemente menzionandone il nome all’interno del prompt.
In pratica, non si tratta più solo di ottenere risposte generiche dal web o di eseguire comandi di base, ora Copilot è in grado di aprire documenti, analizzarne il contenuto e utilizzarli come base per generare testi, che si tratti di un riassunto, di un report o persino di una bozza per un post su LinkedIn, il tutto senza passaggi intermedi.
Copilot riceve la nuova funzione App Connesse
L’idea di Microsoft è quella di portare Copilot a un livello più vicino a quello che per anni si è immaginato per gli assistenti digitali, un sistema che non si limita a cercare risposte, ma che conosce e utilizza le informazioni personali già presenti nei nostri archivi.
Per farlo, Microsoft parte dal proprio ecosistema, gli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento da 1 TB di spazio su One Drive possono caricare documenti di ogni tipo, Word, Excel, PDF, e ritrovarli istantaneamente in Copilot; ma anche chi si affida al piano gratuito da 5 GB può beneficiarne, il target resta infatti più ristretto ma comunque sufficiente se si utilizza il servizio per file testuali e non per archivi multimediali di grandi dimensioni.
L’integrazione tra l’assistente e OneDrive, per ora, funziona esclusivamente nella versione web di Copilot e prevede un’attivazione manuale: è sufficiente accedere con lo stesso account Microsoft, aprire le impostazioni, entrare nella sezione App Connesse e abilitare OneDrive; al momento questa è l’unica icona disponibile, ma lo spazio libero lasciato nell’interfaccia fa intuire l’intenzione di aggiungere altre piattaforme.

Nel suo funzionamento reale, il sistema si comporta in maniera piuttosto intuitiva, basta indicare a Copilot il nome esatto di un file per vederlo comparire tra i risultati, con possibilità di aprirlo direttamente in Word o Excel online, oppure di analizzarne i contenuti e integrarli in una nuova produzione testuale.
Le prove effettuate mostrano che Copilot riesce a individuare documenti anche quando il nome nel prompt non è perfettamente identico a quello del file salvato, sfruttando riferimenti testuali contenuti al loro interno; inoltre, è possibile chiedere operazioni più complesse, come combinare i dati di più file o sintetizzare in pochi paragrafi testi molto lunghi.
Pur con qualche limite (come piccole discrepanze nei contenuti estratti) Copilot si sta evolvendo da un semplice strumento di conversazione a hub operativo capace di lavorare direttamente sui dati personali dell’utente.
Microsoft ha già lasciato intuire che il passo successivo sarà la possibilità di accedere non solo ai file sul cloud, ma anche a quelli archiviati localmente sul PC, portando l’esperienza a un livello ancora più integrato. Alla luce di tutto ciò, Copilot potrebbe presto diventare il vero centro di controllo dell’intero flusso di lavoro dell’utente, dentro e fuori dal cloud.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Recensione Reolink Elite Floodlight WiFi: telecamera di sicurezza a prova di Lupin
- 💻 Scegli bene e punta al sodo: ecco le migliori offerte MSI notebook business Black Friday 2025
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo

