In un contesto in cui l’intelligenza artificiale è sempre più presente nella didattica e nel supporto all’apprendimento, OpenAI compie un importante passo avanti con il lancio della nuova modalità studio in ChatGPT, pensata per trasformare il modo in cui studenti (e non solo) interagiscono con la piattaforma.

A partire da oggi la funzione è disponibile per tutti gli utenti che hanno eseguito l’accesso sulla piattaforma, inclusi quelli con il piano Free, Plus, Pro e Team, mentre il rollout per gli utenti della versione Edu è atteso nelle prossime settimane. L’obbiettivo dell’azienda è quello di guidare l’utente in un percorso ragionato, in cui ogni passaggio viene compreso prima di essere applicato.

Ecco la nuova modalità studio di ChatGPT

Chi ha utilizzato ChatGPT per studiare, magari per svolgere i compiti, prepararsi a un esame o approfondire concetti scolastici, sa quanto sia facile affidarsi senza troppi pensieri al chatbot in questione, rischiando di saltare la comprensione vera in favore della rapidità. La nuova modalità studio nasce proprio per invertire questa tendenza, offrendo indicazioni graduali, suggerimenti e domande guida invece di una risposta secca.

Grazie a istruzioni di sistema personalizzate, costruite con l’aiuto di insegnanti ed esperti di pedagogia, la modalità studio si basa su alcuni principi chiave dell’apprendimento attivo: partecipazione consapevole, gestione del carico cognitivo, sviluppo della metacognizione, feedback formativo e stimolo della curiosità.

Tutto ciò avviene attraverso una conversazione strutturata che incoraggia l’utente a riflettere su ciò che sta facendo, passo dopo passo, promuovendo una comprensione profonda e duratura.

Una volta attivata, la modalità studio propone una serie di strumenti interattivi progettati per accompagnare l’apprendimento in modo più umano e coinvolgente:

  • prompt interattivi -> al posto di fornire direttamente la soluzione, ChatGPT stimola l’utente con domande, esempi e spunti di riflessione
  • risposte strutturate -> i concetti vengono suddivisi in blocchi logici e coerenti, con evidenziazione delle connessioni chiave tra gli argomenti
  • supporto personalizzato -> il sistema si adatta al livello di competenza dell’utente, anche tenendo conto delle interazioni precedenti
  • verifica delle conoscenze -> quiz e domande aperte con feedback immediato, per monitorare i progressi e potenziare la memorizzazione
  • flessibilità totale -> la modalità studio può essere attivata o disattivata in qualsiasi momento della conversazione in base agli obbiettivi dell’utente

Il tutto è già accessibile direttamente da ChatGPT, selezionando lo strumento Studia e impara e formulando una domanda di studio, per esempio di matematica, biologia o qualsiasi altra materia.

Come spesso accade per le novità di casa OpenAI, quella appena descritta rappresenta solo il primo passo, la modalità studio è infatti ancora in fase di sperimentazione attiva; nelle prossime iterazioni potrebbero arrivare visualizzazioni grafiche più chiare per concetti complessi, tracciamento dei progressi e definizione di obbiettivi didattici, ma anche personalizzazione più avanzata in base allo stile cognitivo e agli obbiettivi individuali di ciascun utente.

OpenAI ha inoltre confermato di essere impegnata in studi longitudinali sull’apprendimento tramite IA, in collaborazione con realtà come Stanford (Accelerator for Learning) e l’iniziativa NextGenAI; l’obbiettivo è quello di comprendere meglio quali comportamenti dell’IA siano davvero efficaci per l’apprendimento umano, così da integrare queste dinamiche direttamente nei modelli futuri.

Nel pieno dell’era dell’IA in molti si sono chiesti se strumenti come ChatGPT potessero portare a una superficializzazione dello studio, con questa nuova modalità OpenAI dimostra di voler responsabilizzare l’uso dell’IA in ambito educativo, aiutando gli studenti non solo a ottenere risposte, ma a sviluppare competenze per ragionare, comprendere e imparare in modo critico.