Microsoft ha ufficializzato che la prossima grande release del sistema operativo non sarà Windows 12, bensì una nuova versione di Windows 11: la 25H2. La notizia arriva direttamente da un post ufficiale di Jason Leznek, Program Management Lead di Microsoft, noto per essere la voce ufficiale dietro gli annunci delle nuove versioni di Windows, come l’aggiornamento 25H2 di Windows 11.
Nel post, Leznek ha annunciato l’apertura dei test per gli Insider e conferma che la distribuzione generale inizierà nella seconda metà del 2025.
Un rinvio che, a ben vedere, non sorprende troppo. Da mesi, gli analisti osservavano segnali che lasciavano presagire uno slittamento di Windows 12, complice una strategia che negli ultimi tempi ha puntato sempre più sull’evoluzione graduale piuttosto che sul lancio di nuovi sistemi completamente rinnovati.
Windows 12 slitta l’aggiornamento, arriva la versione 25H2 di Windows 11
La nuova versione 25H2 non introduce un cambiamento radicale rispetto a quanto visto con la 24H2. Anzi, dal punto di vista tecnico, i due aggiornamenti condividono la stessa base di piattaforma e lo stesso changelog delle due build.
Questo significa che sarà un aggiornamento piuttosto semplice, paragonabile a un normale aggiornamento cumulativo piuttosto che a un vero e proprio salto di sistema come avvenuto tra la 23H2 e la 24H2. Per gli utenti, questo si traduce in un’esperienza di aggiornamento decisamente più fluida senza lunghi tempi di installazione o complicazioni.
Se da un lato 25H2 non rappresenta un cambiamento sconvolgente, dall’altro serve a Microsoft per consolidare la transizione degli utenti verso Windows 11, soprattutto in vista della fine del supporto ufficiale a Windows 10, prevista per ottobre di quest’anno, che il colosso intende di far coincidere proprio col rilascio della suddetta versione.
Inoltre, con il rilascio di 25H2, il “contatore” del supporto si resetta: 35 mesi per le edizioni enterprise e 24 mesi per le versioni consumer e pro. In altre parole, aggiornando a 25H2, gli utenti si assicurano un supporto prolungato fino al 2028 (nel caso delle versioni aziendali).
Al momento, la build di anteprima di 25H2 non introduce funzionalità davvero nuove rispetto alla 24H2. Il changelog ufficiale è praticamente identico a quello già visto nel canale Beta. Tuttavia, come spiegato da Leznek, le novità arriveranno gradualmente.
Microsoft ha già chiarito che le nuove funzionalità sviluppate per la 25H2 saranno aggiunte anche alla 24H2 tramite i consueti aggiornamenti cumulativi mensili (LCU), inizialmente in stato “disattivato”.
Nonostante la conferma di 25H2, Windows 12 resta comunque sul radar. Secondo varie indiscrezioni, la prossima generazione dovrebbe portare una vera rivoluzione sul piano dell’integrazione dell’intelligenza artificiale, con funzionalità sempre più avanzate integrate nel sistema e basate su cloud.
Un altro aspetto interessante è la coincidenza temporale tra il rilascio di 25H2 e la fine del supporto di Windows 10. Si tratta di un’occasione strategica per Microsoft: mentre Windows 10 chiude il sipario, la nuova versione di Windows 11 si propone come opzione naturale per proseguire con un sistema supportato e aggiornato.
Con la decisione di puntare su Windows 11 25H2, Microsoft segna chiaramente la sua volontà di continuare sulla strada dell’evoluzione incrementale; dunque un affinamento, volto a migliorare stabilità, sicurezza e integrazione mentre continua a lavorare su Windows 12 e quell’innovazione radicale che gli utenti si attendono da tempo.
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