Quando OpenAI ha introdotto la ricerca, ChatGPT ha preso le prime sembianze di un motore di ricerca. Con questa funzionalità il chatbot fornisce le risposte in base alle informazioni reperite dal Web, presentando un elenco di fonti utilizzate per argomentare la sua risposta.
Inizialmente la funzionalità era riservata agli utenti abbonati, prima di diventare accessibile da parte di tutti gli utenti registrati.
Ieri OpenAI ha annunciato che ChatGPT non richiede più di effettuare l’accesso per utilizzare il motore di ricerca integrato su chatgpt.com, diventando sempre più simile a un motore di ricerca tradizionale.
ChatGPT non richiede più di accedere per utilizzare il motore di ricerca
Questa novità permette infatti a ChatGPT di porsi sullo stesso piano dei motori di ricerca più blasonati come Google e Bing, tuttavia vale la pena considerare che la ricerca basata sull’intelligenza artificiale di Perplexity permette già di effettuare ricerche senza registrazione e ha recentemente implementato un’integrazione che attinge a TripAdvisor per fornire informazioni e valutazioni degli hotel.
Nel frattempo è emerso che OpenAI sta lavorando anche su dispositivi fisici basati sull’intelligenza artificiale come cuffie, occhiali protettivi, occhiali da vista, telecomandi, custodie per notebook e smartphone, smartwatch, gioielli smart e visori per realtà virtuale e aumentata.
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