Piracy Shield, la piattaforma antipirateria nata dalla collaborazione di AGCOM e SP Tech, il cui scopo è quello di bloccare tempestivamente (entro 30 minuti dalla segnalazione) tutti quei siti web che trasmettono in maniera illegale eventi protetti dal diritto d’autore, accoglie in squadra un nuovo giocatore: Mediaset.

L’azienda che opera nell’ambito dei media e della comunicazione si unisce ai soggetti che già possono segnalare e bloccare la trasmissione illegale delle partite di calcio, vantando l’ottenimento di risultati già nell’ultimo turno di Coppa Italia.

Mediaset si unisce a Piracy Shield per segnalare le partite pirata

Mediaset ha annunciato il rinnovo del proprio impegno nella lotta contro la pirateria online, la società ha aderito alla piattaforma Piracy Shield in qualità di titolare dei diritti attivando la procedura prevista dalla legge 93/23 in collaborazione con AGCOM, ottenendo da subito risultati tangibili e concreti.

Nell’ultimo turno di Coppa Italia infatti, grazie all’intervento dell’azienda sono stati bloccati 67 tra siti web ed IPTV che trasmettevano illegalmente le partite in diretta; la società va quindi ad unirsi a DAZN, Sky e Lega Calcio nel tentativo di rendere più utile a funzionale la piattaforma in questione, al fine di contrastare la pirateria online.

È la stessa Mediaset a sottolineare l’importanza del proprio intervento:

Un risultato che dimostra l’efficacia delle misure adottate e la volontà di Mediaset di contrastare in ogni modo un fenomeno criminale che danneggia non solo i creatori di contenuti e i titolari dei diritti d’autore, ma anche l’intera industria dello sport e dell’intrattenimento. Da sempre Mediaset, sostenendo progetti come il “Piracy Shield”di AGCOM ma non solo, ha dichiarato “tolleranza zero” verso ogni forma di pirateria online e di crimini informatici. I diritti di chi investe in creazione, produzione e diffusione di contenuti originali devono essere difesi con determinazione per la promozione di un ambiente digitale sicuro e per la tutela di tutti i lavoratori dell’industria audiovisiva.

Insomma, Piracy Shield può ora contare su un maggior numero di segnalatori, che si tradurrà in un maggior numero di segnalazioni e in un contestuale aumento dei blocchi; tuttavia, maggiori blocchi implicano conseguentemente una maggiore probabilità di commettere errori, bloccando come già successo siti web o piattaforme legittime.