“Il più forte terremoto degli ultimi 25 anni”, così è stata definita la scossa che ha colpito Taiwan nelle scorse ore e che ha avuto ripercussioni pure su TSMC: il colosso della tecnologia mobile, infatti, ha dovuto evacuare alcuni suoi stabilimenti.

Dopo la paura (le scosse sono arrivate a una magnitudo pari a 7,4), l’allarme pare essere rientrato e TSMC ha confermato che tutto il personale dell’azienda è al sicuro e coloro che sono stati evacuati stanno iniziando a tornare ai rispettivi posti di lavoro.

TSMC ferma la produzione per un devastante terremoto

Il violento terremoto ha fatto crollare diversi edifici e si contano centinaia di feriti mentre il numero delle vittime pare sia purtroppo destinato a salire (al momento quelle certe sono circa una decina). La violenza della scossa registrata a Taiwan ha inoltre spinto le autorità di Giappone e Filippine a diramare un allarme tsunami.

Per TSMC è già tempo di valutare i danni subiti e un portavoce del colosso dei chip ha reso noto che durante le prime ispezioni non sono state riscontrate criticità, sebbene per la giornata odierna i lavori saranno rallentati o del tutto sospesi, in modo da consentire indagini più approfondite (nella speranza che non vi siano ulteriori scosse degne di nota).

Salvo eventuali problemi che dovessero essere individuati nelle prossime ore, domani l’attività produttiva di TSMC dovrebbe riprendere normalmente, con un sospiro di sollievo delle tante aziende che si affidano a questo colosso per la fornitura dei processori (e delle altre componenti) usati nei dispositivi elettronici di consumo (a partire dagli smartphone).

Il terremoto di Taiwan ci ricorda anche quanto precario possa essere il settore mobile, che spesso si affida a pochi colossi per la realizzazione di componenti fondamentali per la maggioranza dei device.