Molti di noi sono spesso portati a pensare che il nostro Paese non sia propriamente al passo con il resto del mondo in quanto ad innovazione tecnologica. Quante volte vi è capitato di leggere notizie o guardare immagini di treni a levitazione magnetica e pensare che da noi ciò richiederà svariati anni, mentre in altre zone del globo (principalmente Cina, Corea del Sud e Giappone) è già realtà?

Bene, per la prima volta al mondo, proprio nel Bel Paese, l’azienda italiana IronLev ha fatto viaggiare un treno a levitazione magnetica sulla tratta Adria-Mestre, senza apportare alcun tipo di modifica alla linea ferroviaria esistente. Vediamo insieme qualche dettaglio.

IronLev effettua il primo test al mondo, la levitazione magnetica non richiede modifiche alle linee ferroviarie esistenti

Che cos’è un treno a levitazione magnetica? Si tratta di un treno che viaggia senza toccare le rotaie, per mezzo appunto della levitazione magnetica: si tratta di un fenomeno fisico per il quale un oggetto è sospeso su un altro oggetto senza alcun supporto oltre ai campi magnetici, la forza elettromagnetica viene quindi usata per contrastare gli effetti della forza gravitazionale; in questa tipologia di veicoli la repulsione e l’attrazione magnetica vengono utilizzate anche come mezzo di locomozione.

Questa soluzione offre diversi vantaggi rispetto ai treni tradizionali, in primo luogo considerando che il convoglio non tocca le rotaie, l’unica forza che si oppone al suo moto è l’attrito dell’aria, ciò fa sì che questi treni possano raggiungere velocità superiori rispetto alle canoniche controparti; inoltre bisogna considerare il ridotto dispendio energetico di tale soluzione, nonché il basso livello di rumorosità prodotta.

Come già anticipato in apertura, l’azienda trevigiana IronLev è stata la prima al mondo a condurre un esperimento che ha confermato la compatibilità delle linee ferroviarie esistenti con la levitazione magnetica: l’esperimento ha permesso ad un prototipo di treno a levitazione magnetica di viaggiare lungo una tratta di 2 km della linea Adria-Mestre, in Veneto, raggiungendo una velocità di 70 km/h senza necessità per l’azienda di apportare alcuna modifica all’infrastruttura ferroviaria esistente.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla tecnologia impiegata dall’azienda, ovvero la levitazione ferromagnetica passiva, una tecnologia il cui funzionamento è basato sull’utilizzo di una particolare configurazione di magneti inseriti all’interno di pattini, che “avvolgono” il binario senza toccarlo, soluzione che al contempo permette di evitare l’immissione di elettricità nel sistema.

IronLev levitazione magnetica

A differenza di altre tecnologie utilizzate in questo campo, come MagLev e Hyperloop tanto per citarne alcune, la levitazione ferromagnetica passiva è perfettamente compatibile e funzionante con le infrastrutture ferroviarie già esistenti. Ovviamente, bisogna comunque accettare qualche compromesso, in questo caso rispetto ad altre soluzioni questa tecnologia permette velocità inferiori: la levitazione magnetica di IronLev può viaggiare fino a un massimo di 500 Km/h, mentre le soluzioni menzionate in precedenza consentono di raggiungere rispettivamente i 600 Km/h e i 1.000 Km/h. Considerando però quanto siano alte le velocità appena elencate, la differenza non rappresenta un qualcosa che ne inficia l’utilizzabilità.

Inoltre, oltre al primato appena raggiunto l’Italia potrebbe in futuro vantarne un altro, sempre in Veneto infatti potrebbe nascere il primo collegamento Hyperloop commerciale al mondo fra due città, Mestre e Padova; nel progetto sono coinvolti nomi di spicco e di tutto rispetto come l’americana HyperloopTT e le italiane WeBuild e Leonardo. In questo caso però, bisognerà attendere il termine dello studio di fattibilità per saperne di più.

Potrebbe interessarti anche: Hyperloop One chiude, il trasporto del futuro per il momento non si farà