La società specializzata in prodotti di intelligenza artificiale OpenAI ha annunciato la collaborazione con l’editore tedesco Axel Springer al fine di poter addestrare i suoi modelli di apprendimento sui contenuti dei portali dell’editore che includono Business Insider e Politico negli Stati Uniti e Bild e Welt in Europa.

In pratica con questo accordo ChatGPT potrà basarsi anche sugli articoli delle succitate pubblicazioni per offrire risposte più accurate e aggiornate in tempo reale.

OpenAI si allea con un importante editore per addestrare ChatGPT

Come parte dell’accordo, Alex Springer fornirà a OpenAI sia articoli di notizie attuali sia archivi di tutte le sue pubblicazioni per addestrare i suoi grandi modelli linguistici.

Quando ChatGPT utilizza gli articoli di Axel Springer nelle sue risposte includerà attribuzioni e collegamenti agli articoli per trasparenza, in più Axel Springer sarà anche in grado di utilizzare la tecnologia di OpenAI per migliorare i propri prodotti.

OpenAI afferma che la società è profondamente impegnata a lavorare con editori e creatori di tutto il mondo e a garantire che traggano vantaggio dalla tecnologia AI avanzata e da nuovi modelli di reddito.

Secondo Bloomberg sembra che OpenAI pagherà all’editore Axel Springer decine di milioni di euro nei prossimi tre anni, tuttavia nessuna delle società ha rivelato il valore dell’accordo.

La partnership di OpenAI con Axel Springer arriva sulla scia delle preoccupazioni di creatori di contenuti, autori ed editori che hanno criticato e citato in giudizio le società di intelligenza artificiale generativa per aver addestrato i loro modelli sui loro contenuti senza consenso o compenso e alcuni editori come The New York Times, Vox MediaBBC NewsReuters e CNN hanno impedito a OpenAI di accedere ai propri dati.

Questo non è il primo accordo che OpenAI ha stretto con un editore di notizie, ma una partnership come quella con Axel Springer potrebbe fornire una nuova fonte di entrate per gli editori che attualmente stanno attraversando l’anno peggiore da decenni a questa parte.

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