La sicurezza informatica è un tema sempre più importante nel mondo odierno, una società che fa pesantemente affidamento sulla tecnologia per diversi aspetti non può esimersi dal prendere tutte le precauzioni possibili affinché i propri dati e quelli degli utenti non cadano nelle mani sbagliate. Twitter e Western Digital sono solo due degli ultimi ad aver riscontrato problemi da questo punto di vista, sulle nostre pagine avete infatti letto in diverse occasioni di attacchi hacker e simili.

Oggi vi riportiamo quelle che, in buona sostanza, sono due specie di ammissioni di colpa con le quali le rispettive società informano i propri utenti sulle ultime vicissitudini occorse in materia di sicurezza.

Twitter si esprime sulla vicenda che ha portato alla pubblicazione di post privati

Nel mese di aprile alcuni utenti hanno riscontrato problemi con la funzione Circle di Twitter, nello specifico la piattaforma ha reso pubblici una serie di tweet privati a degli estranei; ad un mese di distanza, stando a quanto riporta The Guardian, pare che l’azienda abbia informato gli utenti del fatto che l’esposizione è stata il risultato di “un incidente di sicurezza verificatosi all’inizio di quest’anno”, porgendo anche delle scuse per l’accaduto:

Twitter si impegna a proteggere la privacy delle persone che utilizzano il nostro servizio e comprendiamo i rischi che un incidente come questo può introdurre e siamo profondamente dispiaciuti per ciò che è accaduto.

Sebbene non vi siano informazioni dettagliate, inizialmente si ipotizzò che Twitter non fosse riuscita a filtrare i tweet di Circle dal suo algoritmo di raccomandazione, ciò potrebbe in parte essere legato agli ingenti ridimensionamenti di personale voluti da Elon Musk, che ha ridotto la forza lavoro in seno alla società di circa il 60%.

Western Digital ammette il furto di dati personali durante l’ultimo attacco hacker subito

La celebre società di storage per PC Western Digital ha subito un attacco hacker alcune settimane fa, vedendo violata la propria rete; qualche giorno fa l’azienda ha diffuso un comunicato stampa con il quale ammette come l’intrusione abbia comportato anche il furto di dati personali:

Queste informazioni includevano nomi di clienti, indirizzi di fatturazione e spedizione, indirizzi e-mail e numeri di telefono. Inoltre, il database conteneva, in formato crittografato, password con hash e salt e numeri parziali di carte di credito. Comunicheremo direttamente con i clienti interessati.

La società asserisce di aver ripreso il controllo della propria infrastruttura e di essere ancora impegnata ad indagare sull’attacco subito, inoltre sottolinea come siano state adottate misure proattive disattivando i sistemi da Internet quando fu scoperto l’attacco, in modo da evitare ulteriori perdite di dati. Il negozio online dell’azienda risulta tuttora non accessibile, ma la società informa che tutto dovrebbe tornare alla normalità il 15 maggio.

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