Fin dal suo insediamento nel dicembre dello scorso anno, il regno di Elon Musk da CEO di Twitter, come ben sappiamo, è stato tempestato di controversie e decisioni piuttosto discutibili; ebbene, il magnate è tornato a far parlar di sé per l’annuncio della rimozione dai profili delle vecchie spunte blu a partire dal primo aprile.

La decisione va ad aggiungersi al novero di scelte compiute da Musk al fine di elevare Twitter Blue – l’abbonamento pilastro e simbolo del modello di business portato dal CEO – con l’obiettivo di renderlo un elemento imprescindibile per fruire al meglio del social.

Tra i vantaggi offerti dal servizio annoveriamo la maggiore visibilità dei propri tweet, miglior qualità di caricamento dei contenuti multimediali, la possibilità di creare tweet con un massimo di 4000 caratteri nonché l’opzione di poterli modificare e l’introduzione del sistema di verifica delle spunte blu a pagamento per gli individui.

Twitter punta a rendere le spunte blu un vantaggio esclusivo degli abbonati

La questione ha prontamente generato molta confusione poichè contribuirebbe a rendere ancora più difficile la distinzione tra un account verificato in quanto autentico da un account dotato di spunta blu in virtù dell’abbonamento a Twitter Blue. Sin dall’annuncio del servizio in abbonamento, Musk aveva paventato l’ipotesi di eliminare il sistema di verifica originario del social, considerato “corrotto”, a favore del proprio, a pagamento.

Peraltro, l’introduzione delle spunte blu risale ai primi anni di Twitter e, a parte qualche scivolone, si è rivelato un sistema efficace nel permettere la distinzione degli account originali da eventuali parodie consentendo, soprattutto, di porre un freno alle fake news e al phishing.

Ebbene, tramite l’account ufficiale Twitter Verified, il social ha annunciato che dal primo aprile inizierà il processo di eliminazione delle spunte blu cosiddette “Legacy” dagli account proprietari in favore di quelle ottenute dalla sottoscrizione a Twitter Blue.

Molti, tra addetti ai lavori e utenti, stanno esprimendo scetticismo riguardo la bontà di questa decisione soprattutto in merito alla circolazione di notizie false e una crescente difficoltà nella distinzione degli account autentici da quelli semplicemente in possesso dell’abbonamento. Insomma, l’ennesimo elemento che contribuirebbe a incrementare l’instabilità della piattaforma.

Ulteriore perplessità riguarda anche la data scelta, vista anche la ricorrenza del “pesce d’aprile” e la predisposizione di Musk a prese in giro di vario genere considerando il personaggio e i suoi precedenti.

Non ci resta che attendere la fatidica data per capire che impatto avrà sul futuro della piattaforma l’ennesima decisione controversa del proprio CEO.

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