Da quando Elon Musk ha acquisito Twitter, il tema della libertà di espressione è diventato un argomento quotidiano essendo stato oggetto di dibattiti internazionali. La questione non ha tardato a farsi viva dopo che il social network di Elon Musk ha sospeso gli account di diversi giornalisti di spicco. La lista dei giornalisti sottoposti a ban non è di certo esigua e riguarda Ryan Mac del New York Times, Donie O’Sullivan della CNN, Drew Harwell del Washington Post, Micha Lee di The Intercept, Matt Binder di Mashable, Aaron Rupar e Tony Webster.
Il precedente di ElonJet
We’ve updated our Private Information policy to prohibit sharing someone else’s live location in most cases. Here’s what changed and why. 🧵
— Twitter Safety (@TwitterSafety) December 14, 2022
La risposta di Elon Musk
Unsuspend accounts who doxxed my exact location in real-time
— Elon Musk (@elonmusk) December 16, 2022
L’Europa mette in guardia Musk
Věra Jourová, vicepresidente della Commissione Europea per i valori e la trasparenza, questa mattina ha pubblicato un tweet nel quale ha espresso la sua preoccupazione sul blocco perpetrato da Musk nei confronti dei giornalisti e ha avvertito Musk della volontà di emettere delle sanzioni nei suoi confronti in ottemperanza della legge sui servizi digitali dell’UE che richiede il rispetto della libertà dei media e dei diritti fondamentali.
News about arbitrary suspension of journalists on Twitter is worrying. EU’s Digital Services Act requires respect of media freedom and fundamental rights. This is reinforced under our #MediaFreedomAct. @elonmusk should be aware of that. There are red lines. And sanctions, soon.
— Věra Jourová (@VeraJourova) December 16, 2022
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