Non è la prima volta che parliamo della versione economica del visore AR/VR di Apple, di recente abbiamo visto come la versione Reality Pro pare si farà attendere fino a giugno, con una probabile presentazione in occasione della Worldwide Developers Conference 2023 ma, per quanto riguarda la sua presunta versione economica, i rumor circolano già da un po’.

Il dispositivo di prima generazione, di cui abbiamo già intravisto alcune funzioni, dovrebbe poter vantare componenti all’avanguardia come display ad alta risoluzione, fotocamere e sensori vari, tutte componenti costose che potrebbero portare il prezzo del visore ad una cifra compresa tra i 2.000 dollari e i 3.000 dollari. Inoltre un altro piccolo indizio riguardo le componenti utilizzate potrebbe essere stato scovato dai colleghi di 9to5Mac all’interno dell’immagine del disco per sviluppatori iOS 16.4 nella versione beta di Xcode 16.4; si tratta di un Compute Module che, nonostante non si sappia ancora precisamente cosa sia, potrebbe rivelarsi un modulo di calcolo separato, che lavora insieme al processore M2 per aumentare le prestazioni.

Considerando un simile costo, proibitivo per buona parte degli utenti, è più che lecito che l’azienda abbia deciso di lanciare anche una versione più economica (quanto più economica, per il momento, non è dato sapere); ora pare che Apple sia già al lavoro per pianificare la produzione del visore di seconda generazione.

Apple starebbe già pianificando la produzione del visore di seconda generazione insieme a Foxconn

Stando a quanto riportato da Nikkei Asia, sembra che il colosso di Cupertino stia già pianificando la produzione del visore AR/VR di seconda generazione economico insieme a Foxconn. Attualmente sembra che Apple si stia affidando anche ad un altro produttore per la produzione del visore di prima generazione, nello specifico Luxshare, che già collabora con l’azienda per quanto riguarda l’assemblaggio di iPhone, Apple Watch e AirPods.

Come farà Apple ad abbassare i costi di produzione del secondo visore, per poterlo vendere ad un prezzo più basso? Sembra che la strategia dell’azienda non sia tanto quella di utilizzare componenti meno avanzate, quanto più di ottenere dei risparmi grazie ad una produzione più efficiente. A titolo di esempio nel visore di prima generazione la componente più costosa è rappresentata dai display, teoricamente realizzati utilizzando pannelli micro-OLED ad alta risoluzione, che avrebbero un costo di circa 150 dollari ciascuno (ne servono due per ogni visore).

Dunque l’azienda avrebbe deciso di incaricare Foxconn di aumentare l’automazione nel processo di assemblaggio delle cuffie per ridurre i costi di produzione, lavoro che dovrebbe essere svolto contestualmente al lancio di Reality Pro.

Qualora la società optasse per un approccio del genere, vedremmo sul mercato un visore più economico senza dover rinunciare a componenti tecnologiche di livello, secondo i rumor iniziali infatti il visore economico di seconda generazione avrebbe avuto svariate rinunce rispetto alla prima versione, le voci volevano l’utilizzo di materiali meno pregiati, un equipaggiamento di sensori inferiore nonché display con risoluzione minore; il fatto che Apple possa realmente riuscire ad abbattere i costi di produzione ottimizzando i relativi processi, porterebbe ad un prodotto finale che poco avrebbe da invidiare al fratello maggiore.

Se come visto in apertura, le ultime voci vogliono la presentazione di Reality Pro nel mese di giugno dell’anno corrente, per la versione di seconda generazione economica bisognerà attendere ancora un po’, probabilmente il prossimo anno se non l’inizio del 2025.

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