Twitter continua oramai da alcuni mesi ad essere uno dei social network più chiacchierati e ciò dopo la sua acquisizione da parte del popolare miliardario Elon Musk, che effettivamente ha rivoluzionato la piattaforma, introducendo diverse novità.

Nei gioni scorsi in Rete sono andate aumentando le segnalazioni di chi ha notato l’interruzione anomala di alcune applicazioni di terze parti legate a Twitter (in particolare si tratta di client) e in queste ore il colosso dei social network ha confermato di avere preso tale decisione, a cui si è arrivati sulla base delle regole dell’API in vigore già da molto tempo.

Nel precisare che il blocco di queste app è stato determinato dall’applicazione di vecchie regole, il team di sviluppatori di Twitter attraverso l’account ufficiale ha aggiunto che “ciò potrebbe comportare il mancato funzionamento di alcune app”.

Twitter non ha cambiato le regole, le ha solo applicate

Il team del social network al momento non ha fornito alcuna spiegazione su quali “regole API di lunga data” gli sviluppatori di app come Twitterrific e Tweetbot stessero violando né ha fatto intendere quale sia il motivo per cui alcune app di terze parti più piccole siano invece ancora perfettamente attive e funzionanti.

Qualcuno ipotizza che Twitter abbia preso tale decisione in quanto i client di terze parti non mostrano annunci pubblicitari e potrebbero essere percepiti come una causa della diminuzione di entrate pubblicitarie fatta registrare dall’azienda.

Gli sviluppatori delle app che sono state bloccate in questo momento brancolano nel buio e, pertanto, non sono in grado di attivarsi per provare a risolvere il problema e tornare alla normalità e a rendere ancora più curiosa la vicenda è il fatto che stiamo parlando di applicazioni molto popolari e che sono disponibili anche da oltre 10 anni.

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