È servita una lunga gestazione, ma ora Matter è realtà, è ufficiale. Lo standard aperto che chiama a raccolta tante aziende e partner al fine di far convergere i prodotti e gli ecosistemi della smart home in un protocollo unico, è un filo conduttore comune che punta a rivoluzionare il settore della domotica.

Nella giornata di ieri, la Connectivity Standards Alliance ha organizzato un evento di lancio dedicato, con vari partner partecipi che hanno svelato i primi prodotti e dispositivi compatibili, fra cui anche Aqara, oltre a Signify, Nanoleaf e Amazon, che ha annunciato il prossimo supporto a Matter su 17 dispositivi della famiglia Echo.

Cos’è e a che serve Matter

Per chi non lo sapesse, Matter si prefigge di essere uno standard aperto per i dispositivi connessi, per i prodotti della smart home, un protocollo utile a collegare tra loro dispositivi appartenenti a ecosistemi diversi, anche di produttori diversi. Di conseguenza, aumenta la compatibilità, la semplicità d’uso e l’interoperabilità fra prodotti, a tutto beneficio degli utenti finali, ma anche dei produttori, che di questo possono certo beneficiarne.

Lo testimonia l’ampia platea di partner che hanno promosso questo stesso standard, contribuendo a rendere concreto il tutto. Basti pensare che hanno abbracciato la promessa di Matter nomi quali Amazon, Apple, Google, Huawei, Samsung, OPPO e tanti altri ancora (qui c’è l’elenco completo di promotori, partner e produttori aderenti), i cui dispositivi potranno essere pertanto compatibili l’uno con l’altro, in teoria, perché al momento è ancora tutto in fieri, nonostante con il lancio di ieri siamo di fatto a un punto di svolta.

I primi commenti

Questo è un importante punto di svolta per l’IoT. Man mano che diventiamo più connessi abbattiamo i muri fra il mondo digitale e quello fisico. Con collaborazione, inclusività e un profondo senso di responsabilità verso il mercato e i consumatori, Matter ha il potere di creare una Smart Home più connessa, sicura e utile ha dichiarato ieri Tobin Richardson, presidente e CEO della Connectivity Standards Alliance.

A tali parole fanno eco anche quelle di Matt Johnson, CEO di Silicon Labs La promessa di Matter è portare semplicità e interoperabilità ai consumatori, che ora possono mescolare e abbinare prodotti di ecosistemi diversi con maggiore facilità e affidabilità.

I primi dispositivi compatibili con Matter

In occasione del lancio di Matter, che arriva a circa un mese dalla disponibilità della specifica 1.0, la Connectivity Standards Alliance ha reso noto che sono già 190 i prodotti che hanno ricevuto la certificazione, o che sono in coda per i test preliminari che diano il via libera per il supporto a Matter.

Sono ad oggi oltre 4.000 i download delle specifiche e più di 2.500 i download del kit di sviluppo SDK, numeri che rendono l’idea dell’accoglienza che tale standard sta ricevendo.

Amazon Echo e Matter

Fra questi, in prima linea c’è Amazon, che nella giornata di ieri ha annunciato la prossima compatibilità con Matter di 17 dispositivi Echo già a partire da dicembre, una compatibilità che è tuttavia legata alla connessione Wi-Fi, quindi niente Thread per ora, e compatibile esclusivamente con i dispositivi Android. Il supporto a iOS e a Thread sarà garantito tuttavia dal prossimo anno.

Questi sono i primi 17 dispositivi Amazon Echo che saranno compatibili con Matter dal mese prossimo: Echo Dot 5, 4 e 3, Echo Dot 5, 4 e 3 con orologio, Echo Studio, Echo Show 8 2 e 1, Echo Show 10 3, Echo Show 5 2 e 1, Echo Input, Echo Flex e Echo Plus 2.

Anche Signify ha annunciato che tutti i suoi prodotti della famiglia WiZ saranno compatibili con Matter, idem per Philips Hue, il cui Hue Bridge otterrà il supporto allo standard tramite un aggiornamento software.

Fa un passo in avanti anche NXP con IW612 e Nanoleaf, che ieri ha dichiarato che saranno quattro i suoi primi dispositivi compatibili con Matter: le lampadine A19, GU10, BR30 e Lightstrip. Altri ne verranno presentati in occasione del CES 2023

Dunque, un benvenuto caloroso e folto per Matter, che si arricchirà presto di altri nomi e che noi utenti avremo modo di apprezzare concretamente nel giro di qualche mese. Maggiori dettagli li trovate qui.

Forse ti sei perso: tutte le nostre guide all’acquisto del settore smart home