Il fine settimana è stato caratterizzato da una polemica di non poco conto, quella che ha visto interessata PayPal. L’azienda di pagamenti elettronici si è infatti trovata al centro di roventi accuse, dovute alla notizia che nell’ambito della revisione delle proprie politiche sarebbe prevista una multa pari a 2500 dollari a carico di chi sia ritenuto responsabile di diffondere contenuti non rispondenti alla verità.

Se qualcuno ha all’inizio indicato nella notizia una classica bufala, tanto per restare in tema, in realtà il provvedimento era compreso nelle nuove linee guida attese per il prossimo 3 novembre. Nel tentativo di mettere una pezza ad una situazione che stava rapidamente sfuggendo di mano, la stessa PayPal aveva chiarito che la modifica in questione era da attribuirsi ad un semplice errore. Andiamo però a vedere come si sono svolti realmente i fatti, per cercare di capire cosa stia effettivamente accadendo.

PayPal e la multa per disinformazione: cosa c’è di vero?

A dare la notizia relativa alla multa per chi diffonde informazioni non rispondenti a realtà è stato Daily Wire. In pratica, alla parte riservata alle operazioni che sono espressamente vietate PayPal aveva deciso di aggiungere quella relativa alla propagazione di contenuti, messaggi o materiali i quali “promuovono disinformazione o presentano un rischio per la sicurezza o il benessere dell’utente”.

La notizia ha subito iniziato a circolare, calamitando reazioni estremamente dure. Tra di esse si è distinta quella rilasciata da David Marcus, ovvero l’ex numero uno dell’azienda di pagamenti, il quale ha avuto facile gioco nel bollare come una vera e propria assurdità la decisione di un’azienda privata che decide di togliere soldi ad un cliente per aver espresso un’opinione non rispondente alla propria.

Tradotto in italiano il messaggio suona in effetti durissimo nei confronti dell’azienda di San Jose: “È difficile per me criticare apertamente una compagnia che ho amato e a cui ho dato tanto. Ma le nuove politiche di PayPal vanno contro qualsiasi cosa in cui credo. Una società privata ora può decidere di prendere i tuoi soldi se dici qualcosa in disaccordo con la loro opinione. Follia“. Come dare torto a Marcus? In effetti siamo nel campo delle semplici opinioni e sembra estremamente complicato riuscire a definire la questione affidando a qualcuno la funzione di censore.

L’affermazione in questione ha naturalmente avuto la logica diffusione dovuta a una personalità di spicco nell’ambito fintech, riscuotendo peraltro l’approvazione di Elon Musk. Non a caso, considerato come il CEO e fondatore di Tesla ami esprimere il suo pensiero a ruota libera, senza curarsi troppo delle verità ufficiali.

A Marcus e Musk si sono poi aggiunte associazioni che lottano istituzionalmente per difendere la libertà di espressione, come era del resto prevedibile. Il malumore verso la novità ha quindi raggiunto livelli talmente elevati da spingere PayPal a fare l’auspicato passo indietro.

Ora arriva il chiarimento di PayPal

Di fronte alle critiche sempre più roventi, alla fine PayPal ha dovuto infatti innescare la retromarcia incaricando un suo portavoce di inviare una nota di rettifica al National Review. Proprio al suo interno è possibile leggere che l’azienda “…non multerà le persone per la disinformazione e questo linguaggio non è mai stato inteso per essere inserito nella nostra policy. I nostri team stanno lavorando per correggere le pagine della policy. Siamo dispiaciuti per la confusione causata“.

Nonostante il ripensamento, però, resta l’impressione di uno scivolone clamoroso, il quale potrebbe avere conseguenze di non conto, spingendo molti a ritirare i propri soldi dal conto nel timore di vederseli sottrarre per aver espresso una semplice opinione. Spetta proprio a PayPal cercare ora di rassicurare i suoi clienti e fare in modo da rimediare a quello che sembra molto più di un classico infortunio o di un modo sin troppo zelante di partecipare a quella caccia alle bufale che sembra diventata un’ossessione per troppi. Non resta quindi che attendere i prevedibili sviluppi delle prossime ore per capire se sarà riuscita nell’intento o meno.

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