Il colosso dei pagamenti Mastercard ha lanciato Crypto Secure, un nuovo software il quale è stato espressamente ideato al fine di aiutare le banche e le altri emittenti di carte a identificare e bloccare le transazioni sospette dagli scambi di criptovalute. A rivelarlo è stato un rapporto della CNBC, in cui si ricorda come l’azienda stia cercando di tenere il passo con la sua principale rivale VISA, che ha portato avanti notevoli investimenti nello stesso settore.

Per capire la questione occorre ricordare come nel corso del primo trimestre dell’anno quest’ultima affermi di aver facilitato transazioni equivalenti ad un valore di 2,5 miliardi di dollari da carte collegate a un conto su una piattaforma crypto. Mentre nel corso dell’anno precedente sempre VISA ha lanciato un servizio di consulenza tesa ad offrire consigli ai suoi clienti intenzionati a esplorare questioni come l’implementazione di funzionalità crittografiche o i token non fungibili (NFT).

Un attivismo che ha spinto anche Mastercard a muoversi con grande dinamismo per non lasciare campo libero alla sua maggiore concorrente in un settore che, nonostante la gelata in atto, è ritenuto con tutta evidenza in grado di assicurare un terreno estremamente fertile al fine di collezionare utili di rilievo.

Cos’è Crypto Secure

Cos’è Crypto Secure? A spiegarlo è il comunicato emesso da Mastercard al riguardo, in cui si ricorda che la piattaforma è alimentata da algoritmi di intelligenza artificiale (AI), i quali sono in grado di sfruttare i dati on-chain derivati ​​​​da blockchain, tra le altre fonti. Rappresenta in pratica la risposta di Mastercard al problema rappresentato dal sempre crescente numero di crimini che sono stati perpetrati nel corso dell’ultimo anno in conseguenza del rilevante aumento dell’adozione della criptovalute. Una risposta la quale si va ad aggiungere all’aggiunta di nuove tecnologie mediante Finicity, Ekata e RiskRecon finalizzate a rendere le criptovalute non solo più facilmente accessibili, ma anche maggiormente protette e sicure.

Basta in effetti dare uno sguardo ad un recente studio di Chainalysis per capire la realtà delle cose. Dal rapporto in questione, infatti, emerge come le perdite di fondi collegate ad attacchi di pirateria informatica ai danni dei protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) sono stati oggetto di un vertiginoso aumento nei mesi compresi tra il gennaio e il luglio del 2022, tale da attestarsi in prossimità del 60%.

Occorre anche ricordare come un sistema analogo sia già in vigore per le transazioni fiat di Mastercard. Basato sul lavoro di Cipher Trace, azienda di cybersecurity acquistata da Mastercard un anno fa, lo strumento in questione va in pratica ad utilizzare algoritmi di intelligenza artificiale estremamente sofisticati e dati provenienti da blockchain pubbliche nel dichiarato intento di riuscire a determinare il rischio di criminalità associato agli scambi di criptovalute collegati alla rete di pagamento.

La piattaforma offre a chi intenderà adottarla una dashboard con valutazioni codificate a colori le quali rappresentano il rischio di attività sospette, con la gravità del pericolo incombente che andrà dal rosso (alto rischio) al verde (basso rischio), sempre secondo il rapporto di CNBC. Al tempo stesso, Crypto Secure si limiterà a segnalare il grado di rischio, senza però dare vita ad un intervento vero e proprio, lasciando il giudizio finale, e naturalmente la facoltà di bloccare il tutto, all’emittente delle carte.

Da Mastercard una risposta alla necessità di sicurezza delle transazioni con criptovalute

Il lancio del nuovo sistema di Cipher Trace è stato commentato da Ajay Bhalla, il responsabile di Mastercard per le attività di sicurezza informatica. È stato proprio lui ad affermare che l’azienda intende riuscire a garantire alle transazioni virtuali lo stesso grado di sicurezza che è già stato conseguito per quelle che vedono l’impiego di strumenti tradizionali, a favore di banche, consumatori e commercianti.

Si tratta in effetti di una necessità sempre più diffusa, considerato che a fronte di un calo del 15% delle truffe in cui sono coinvolte risorse virtuali le entrate che ne sono derivate si sono attestate a quota 1,6 miliardi di dollari. Nel recente mese di luglio, inoltre, ben 1,9 miliardi di dollari in asset digitali sono stati sottratti ai legittimi proprietari nel corso di attacchi da parte di hacker che continuano ad essere estremamente agguerriti e determinati. Il rapporto già menzionato di Chainalysis non sembra in effetti lasciare eccessivi dubbi sulla pericolosità di una criminalità informatica in costante attività, che è del resto stata segnalata anche in Italia, dal Viminale.

Attività la quale è del resto favorita dal persistere di comportamenti errati o dalla sottovalutazione dei pericoli da parte di un gran numero di persone che utilizzano le criptovalute senza mettere in pratica piccoli accorgimenti i quali riuscirebbero da soli a sbarrare le porte ai malintenzionati. Un tasto su cui continuano a battere del resto le aziende impegnate nel settore della sicurezza informatica, senza però riuscire a far passare in maniera realmente efficace il messaggio.

Mastercard intende rafforzare la sua presenza nel mercato delle criptovalute

Com’è ormai noto, il mercato delle criptovalute si trova in un momento molto critico, denominato crypto winter per far comprendere meglio quanto sta accadendo all’opinione pubblica. Il calo continuo delle quotazioni si alterna a messaggi di speranza da parte di molte grandi aziende le quali sembrano intenzionate comunque a presidiare un settore che del resto sta seguendo la stessa dinamica di altri asset più tradizionali.

Anche Mastercard sembra decisa a non abbandonare questo genere di mercato, confidando in una sua ripresa futura e, soprattutto, in una prossima adozione di massa del denaro virtuale. Con tutta evidenza il colosso statunitense ritiene che una volta passata la crisi economica in atto anche le criptovalute torneranno a crescere e a offrire un terreno di caccia ideale per le aziende impegnate nel settore dei pagamenti. Lo stesso Bhalla non ha esitato ad affermare che l’azienda è focalizzata sulla fornitura di soluzioni a lungo termine alle parti interessate. L’adozione di Crypto Secure rappresenta quindi un importante tassello in una strategia la quale potrebbe consentire a Mastercard di affermare con grande forza la sua presenza anche nel settore dell’innovazione finanziaria.

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