Vigasio, piccolo comune del Veneto, è la location scelta da Intel e dal Governo Draghi per la nascita di un nuovo stabilimento del colosso della tecnologia che sarà destinato alla realizzazione di chip.

Stando a quanto viene riportato da Reuters, questo nuovo impianto produttivo di Intel rientra in un più ampio piano di investimenti da 80 miliardi di euro che nei prossimi 10 anni dovrebbe portare alla nascita di diversi stabilimenti in tutta Europa.

Per quanto riguarda l’Italia, al momento non c’è nulla di definitivo e l’ultima parola sulla scelta della location spetterà al prossimo Governo anche se, allo stato attuale, le alternative a Vigasio pare siano state messe da parte.

In particolare, Vigasio sarebbe stata preferita per la sua posizione strategica (si trova nell’area dell’autostrada e della ferrovia del Brennero) ad un’altra possibile località, sita nel Piemonte. Vigasio è inoltre ben collegata con la Germania e in particolare con la città di Magdeburgo, nella quale Intel realizzerà due stabilimenti.

Pare che inizialmente siano state prese in considerazione anche altre località in Lombardia, Puglia e Sicilia, poi accantonate per varie motivazioni (anche di natura strategica).

Intel punta sul nostro Paese per i suoi chip

Nei progetti di Intel l’investimento iniziale per l’impianto produttivo in Italia è di 4,5 miliardi di euro e l’azienda sostiene che creerà 1.500 posti di lavoro, a cui si aggiungeranno altri 3.500 posti di lavoro tra fornitori e partner.

Stando ai programmi, le attività dovrebbero iniziare tra il 2025 e il 2027 e lo stabilimento italiano dovrebbe essere un impianto avanzato di confezionamento e assemblaggio di semiconduttori basato su nuove tecnologie.

A questo punto la palla passa al prossimo Governo, che avrà il compito di siglare l’accordo con Intel e stabilire quanto importante dovrà essere la partecipazione dell’Italia dal punto di vista economico (si parla di un finanziamento che potrebbe arrivare fino al 40% dell’investimento totale).