L’annuncio di Polium One, la prima console ideata appositamente per i giochi “Web3” in grado di far girare titoli basati su blockchain differenti, sta scatenando un fiume di polemiche tra gli appassionati di videogiochi. In particolare a mettere in atto un vero e proprio fuoco di sbarramento sono i puristi, i quali sembrano non riuscire a digerire l’interazione tra videogiochi e criptovalute.

Una polemica la quale, però, al momento sembra viziata da un semplice pregiudizio ideologico, in quanto all’atto pratico di Polium One non si sa ancora nulla, o quasi. Il progetto, infatti, è ancora nella fase tesa a reperire le risorse in grado di favorirne lo sviluppo. La presentazione, però, ha destato più di una perplessità, anche in chi non è pregiudizialmente contrario all’operazione.

Polium One, la prima console su blockchain solleva molte perplessità

Il punto di partenza di Polium One sembra estremamente ambizioso. La piattaforma, secondo i proponenti, sarà infatti potente al punto giusto per poter eseguire giochi con prestazioni elevate e semplice da utilizzare anche per quei giocatori i quali non possiedono competenze in ambito Web3. Proprio questa caratteristica dovrebbe contribuire all’adozione di massa di una tecnologia ancora poco conosciuta.

Secondo le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore, sarà garantita la compatibilità con ImmutableX, Solana, Ethereum, Polygon, BNB, EOS, Wax, and Harmony. Ambizioni talmente smodate da aver spinto più di un osservatore a sollevare obiezioni di non poco conto. Obiezioni cui contribuisce del resto un dato di fatto di non poco conto: al momento, infatti, non è ancora stato approntato un prototipo funzionante. Il tutto si limita quindi ad un semplice rendering e ad una lista di specifiche, a loro volta destinate ad alimentare le perplessità.

A destarle è soprattutto la presenza della tecnologia Touch ID di Apple, che dovrebbe essere utilizzata al fine di autorizzare le transazioni. Per poterla utilizzare occorre quindi il permesso dell’azienda di Cupertino, di cui è lecito dubitare.

C’è poi un altro fattore a destare notevole perplessità, ovvero il logo che è stato utilizzato in questa occasione. Non è difficile notare la rassomiglianza con quello della console GameCube di Nintendo, tanto da spingere qualcuno a parlare di vera e propria violazione dei diritti di copyright. L’azienda ha cercato di negare questa clamorosa somiglianza, affermando che anche altre compagnie ne usano uno simile, ma ha scelto una linea al confine con l’autolesionismo, affermando che in occasione del lancio vero e proprio del prodotto ci sarà un nuovo logo.

Polium One è una truffa? Non resta che attendere per capirlo

Se sin qui siamo nel campo delle perplessità, occorre anche sottolineare che alcuni si sono addirittura spinti a proclamare Polium One una semplice truffa. Giudizio motivato proprio dalle elevate ambizioni del progetto, giudicate assolutamente sproporzionate al fatto che i proponenti sarebbero appena in quattro. Una argomentazione abbastanza eccentrica, alla quale ha però inteso rispondere l’azienda.

Nella risposta Polium ha messo in evidenza i seguenti punti:

  • se sono quattro coloro che si stanno dedicando alla costruzione del prototipo, ciò non toglie che anche altre persone stiano collaborando al progetto;
  • gli interessati vantano esperienza nello sviluppo di hardware e software, anche se non viene specificato a quale livello;
  • il prototipo sarà mostrato in diretta su YouTube, in modo da dimostrare la sua capacità di eseguire giochi su blockchain diverse, anche costruite con linguaggi di programmazione differenti, arruolando per l’operazione un influencer di fiducia;
  • l’azienda si impegna a non accettare preordini o finanziamenti almeno sino a quando non sarà stato varato il prototipo.

Ove tutto dovesse andare bene, la console potrà essere preordinata esclusivamente da coloro che acquisteranno un “Polium Pass”, ovvero un NFT (Non Fungible Token) ospitato sulla rete Ethereum, di cui saranno prodotti soltanto 10mila esemplari. Per quanto riguarda il prodotto finale, che dovrebbe vedere la luce nel 2024, non si hanno al momento che poche informazioni tecniche, come quella relativa al fatto che sarà in grado di riprodurre giochi in 8K HDR a 120 fps e ray tracing, mettendosi su un piano di parità con i prodotti di Sony e Microsoft.

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