La lista di aziende pronte ad accettare pagamenti in criptovalute continua ad allungarsi di giorno in giorno. L’ultima ad aver annunciato la propria intenzione di aprire agli asset virtuali e aggiungerli al proprio paniere di strumenti per il pagamento dei suoi video on demand è Chili, che lo ha fatto in occasione della recente Blockchain Week Rome 2022.

È stato il fondatore e amministratore delegato della società, Giorgio Tacchia, a ricordare nel corso dell’evento capitolino che la società sarà la prima realtà del suo settore a introdurre i pagamenti in valuta digitale a livello europeo. A poterne approfittare non solo i clienti che acquisteranno i film sulla piattaforma, ma anche le aziende intenzionate ad acquistare media e spazi pubblicitari. Considerato come molti abbiano già espresso questa esigenza, la società milanese ha prontamente recepito le istanze in linea con la tendenza all’innovazione che caratterizza Chili nella sua attività di ogni giorno.

Per poterlo fare ha varato una collaborazione con Coinbar, un exchange crypto italiano il quale include nella sua rete anche una serie di punti fisici, dislocati sul territorio peninsulare. In particolare, il pagamento in denaro virtuale su Chili.com avrà come tramite i servizi di CoinbarPay, i quali saranno inclusi tra le modalità di pagamento. La stessa Coinbar si era fatta notare nel corso dell’anno passato per il debutto di Coinbar Business, un servizio grazie al quale i commercianti sono in grado di accettare pagamenti virtuali in assoluta sicurezza, sulle base delle leggi vigenti in Italia.

I vantaggi per i clienti di Chili

L’integrazione in programma, darà modo ai possessori di criptovalute di acquistare film e serie televisive on demand sulla piattaforma di Chili, pagando valuta virtuale al posto di quella reale. Per ora sono state accettate Bitcoin, Tether, Ripple e DigitalBits, ma non è escluso che nell’immediato futuro ci siano delle aggiunte.

La decisione in questione è importante anche perché ben presto altre aziende di questo genere potrebbero aprire ai pagamenti in criptovaluta, soprattutto considerate le difficoltà che stanno attraversando anche i giganti del settore, come Netflix. In un quadro così contrastato non stupirebbe eccessivamente l’affermazione di questa tendenza, del resto già in atto nelle sale cinematografiche, grazie ad AMC Theatres. La più grande società globale del suo settore ha infatti aperto le sue sale a Ethereum, Bitcoin Cash e Litecoin nel corso del 2021, aggiungendo poi Dogecoin e Shina Inu.

La tendenza in atto nel settore dell’entertainment rappresenta l’ennesima conferma di una sempre più evidente adozione dei pagamenti crypto nella vita di tutti i giorni, a conferma di quanto affermato da una lunga serie di studi, tra cui quello di Bitstamp. Le recenti difficoltà attraversate dal settore dell’innovazione finanziaria e il crac di Terra (LUNA) sono vissuti più come un inciampo di percorso che alla stregua di un campanello d’allarme da un gran numero di realtà economiche intenzionate a non perdere il treno rappresentato dalle criptovalute.

A proposito di Chili

Come abbiamo già ricordato, Chili è un’azienda italiana di video on demand, che non necessita di abbonamento, la quale ha iniziato ad operare nel 2012, con sede operativa a Milano. Tra i suoi azionisti di minoranza conta anche una serie di pesi massimi del settore come 20th Century Fox, Disney, Paramount e Sony Picture, e la distribuzione via internet di film e serie televisive, ne fa la versione tricolore di Netflix. Oltre all’Italia vanta diramazioni commerciali in Paesi come Regno Unito, Germania, Austria e Polonia, offrendo in aggiunta un catalogo di DVD e Blu-Ray. Al momento vanta già oltre cinque milioni di clienti

La decisione di aprire agli asset virtuali, primo esempio in Europa nel suo particolare comparto, può essere intesa anche alla stregua di una campagna pubblicitaria a costo zero, costringendo i media a parlarne, soprattutto in un momento in cui il numero delle aziende che aprono a Bitcoin e Altcoin continua ad aumentare con un ritmo sempre più sostenuto. Una mossa estremamente accorta alla luce dell’interesse sempre più evidente per l’innovazione finanziaria.

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