L’attuale situazione europea, inerente alla guerra in Ucraina, si ripercuote come ben sappiamo anche su altri fronti, uno di questi riguarda l’energia. Il nostro Bel Paese, come tanti altri nel vecchio continente, si approvvigionavano per buona parte delle proprie forniture di gas dalla Russia; per ovvi motivi d’ora in poi quello è un canale che non si ha più intenzione di utilizzare, e tutti i paesi sono attualmente impegnati a stilare accordi con altre nazioni per assicurarsi una fornitura di gas che possa, almeno in parte, sopperire a quello che non arriverà più dalla Russia.

L’acquisto del gas non è ovviamente l’unica soluzione su cui puntano le nazioni europee, le fonti di energia rinnovabili ricoprono un ruolo molto importante in questo contesto e, proprio per questo motivo, la Commissione Europea ha varato il piano RePowerUE, il cui scopo è quello di diminuire la dipendenza dal gas russo grazie ai pannelli solari. Vediamo di cosa si tratta.

Entro il 2029 ci sarà l’obbligo di installare pannelli solari su edifici pubblici, commerciali e privati di nuova costruzione

Una delle strategie messe in campo per aumentare capillarmente la diffusione delle energie rinnovabili, passa dall’obbligo dell’installazione di pannelli solari in vari contesti. Come si evince da un estratto del piano, che può essere scaricato integralmente qui, “la transizione verso la decarbonizzazione dei consumi energetici degli edifici sarà accelerata introducendo l’obbligo graduale, tra il 2026 e il 2029, di installare apparecchiature ad energia solare su tutti gli edifici pubblici e commerciali, nuovi ed esistenti, al di sopra di una certa dimensione, e sui nuovi edifici residenziali”.

La dimensione a cui si fa riferimento equivale ad un’area utile di almeno 250 metri quadrati, qualora per motivi tecnici non sia possibile l’installazione dei pannelli solari, vi sarà l’obbligo di acquistare energia pulita proveniente da fonti rinnovabili tramite PPA (Power Purchase Agreement).

Inoltre a decorrere dal 2030 tutte le nuove costruzioni, incluse quelle residenziali, dovranno essere completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, e dunque produrre in autonomia il 100% del proprio fabbisogno.

Tutto ciò ovviamente avrà un costo, parte del quale verrà sostenuto dal Social Climate Found, fondo dell’Unione Europea nato proprio con lo scopo di sostenere qualsiasi misura o investimento atto a ridurre le emissioni nei settori del trasporto su strada e dell’edilizia, aiutando quindi famiglie e microimprese ad ammortizzare i costi da sostenere.

La strategia del piano RePowerEU mira ad aumentare la produzione di energia tramite fotovoltaico oltre 320 GW entro il 2025, puntando al traguardo di 600 GW entro il 2031; qualora tutto andasse secondo i piani, entro il 2027 si riuscirebbe ad evitare l’acquisto di almeno 9 miliardi di metri cubi di gas naturale.

In ultimo, nei piani dell’UE, è prevista una futura iniziativa legislativa il cui scopo sarà quello di snellire la parte burocratica per l’installazione dei pannelli solari, andando a semplificare tutte quelle procedure che ad oggi allungano notevolmente i tempi di messa in opera degli impianti.

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